Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 16 Ottobre 2013
Gli studenti del Cfp
di nuovo in piazza
Sertori prova a calmarli
Nuovo “no” al reintegro della direttrice Bonetti - Voci di minacce di espulsione per gli “agitatori” - Una delegazione dal presidente a Palazzo Muzio
A pochi giorni di distanza dalla loro prima manifestazione (non autorizzata), gli studenti del Centro di formazione professionale di Sondrio sono tornati in piazza per protestare contro il reintegro, sancito da una sentenza del tribunale, della direttrice Lorena Bonetti a partire dal prossimo 1 novembre.
I ragazzi, con megafoni e striscioni, si sono ritrovati in piazzale Bertacchi, di fronte alla stazione ferroviaria e da lì hanno poi raggiunto in corteo piazzetta Teresina Tua Quadrio, sotto lo sguardo attento di alcuni agenti della Questura di Sondrio.
Il corteo e poi la successiva manifestazione si sono svolti senza alcun tipo di problemi e il comportamento dei ragazzi è stato pressoché irreprensibile a parte alcune espressioni colorite indirizzate, nei loro cori, alla direttrice Lorena Bonetti.
Gli alunni del Cfp del capoluogo protestano perché non vogliono il ritorno della direttrice al suo posto, anche perché temono che questo rientro possa rappresentare il ritorno a regole talmente ferree da sembrare assurde e a un clima che, come hanno sottolineato gli stessi ragazzi già nei giorni scorsi, è più simile a quello «di un carcere che di una scuola».
«Non vogliamo che il clima a scuola torni ad essere quello dell’anno scorso - hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione - quando non potevamo fare praticamente nulla a scuola. Peraltro il rientro della Bonetti ci spaventa perché temiamo che dopo quanto successo l’anno scorso e le nostre proteste di questi giorni lei possa vendicarsi su di noi, una volta tornata al suo posto».
Paure, queste, in un certo senso confermate dalla voce diffusasi già ieri mattina in piazzetta Teresina Tua Quadrio secondo cui dal Cfp sarebbero partite alcune telefonate agli alunni o ai loro genitori in cui addirittura si prospettava l’espulsione dall’istituto (mercoledì scorso, pare, erano partite telefonate dello stesso tenore che minacciavano, però “soltanto” sospensioni e note sul registro) per coloro che avevano dato vita alla protesta.
A tranquillizzare i ragazzi è arrivato, in tarda mattinata, l’incontro che una delegazione di studenti ha avuto con il presidente dell’amministrazione provinciale Massimo Sertori.
Incontro, questo, durato poco meno di un’ora: «Siamo più tranquilli e ci sentiamo finalmente ascoltati - hanno spiegato i ragazzi all’uscita da palazzo Muzio dopo il faccia a faccia con Sertori avvenuto in sala giunta - Ci è stato garantito che l’obiettivo è quello di mantenere il clima sereno di questi mesi e che sia il consiglio d’amministrazione sia Marily Giugni continueranno a lavorare a scuola. In più abbiamo ricevuto dal presidente Massimo Sertori rassicurazioni anche sul fatto che una nostra delegazione potrà incontrarlo ogni due mesi per parlare di come vanno le cose a scuola e confrontarci».
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