Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 12 Settembre 2013
Gli orari degli uffici si adeguano
ai bisogni di donne e lavoratori
Pronto il progetto del Comune sui tempi della città - Il mercoledì sarà giorno di apertura degli sportelli
per garantire l’ampio accesso ai servizi pubblici
Restituire qualità al tempo, e tempo ai cittadini: è questa l’idea alla radice del progetto presentato ieri a palazzo Pretorio dal Comune di Sondrio, che per bocca del sindaco Alcide Molteni ha reso note le linee di fondo di un piano d’intervento che – nell’ambito dell’attenzione che la giunta riserva alle cosiddette “Politiche dei tempi urbani” – intende arrivare in tempi brevi ad una riorganizzazione degli orari di sportelli ed uffici aperti al pubblico che possa moltiplicare possibilità e rapidità di accesso ai servizi.
L’intenzione è andare incontro alle esigenze di privati cittadini (lavoratori dipendenti, pensionati e donne su tutti) tramite l’individuazione di una giornata in cui garantire all’utenza orari continuati in grado di offrire possibilità di fruizione anche fuori dai normali orari d’ufficio. «Stiamo lavorando di concerto con i diversi attori coinvolti nel sistema di offerta dei pubblici servizi (statali e privati), in modo da capire a partire dalla loro esperienza quali possano essere le esigenze dell’utenza e i margini di riorganizzazione e coordinamento degli orari al pubblico»: nelle parole di Molteni, sia l’esigenza di incontrare i bisogni di un’utenza fatta di madri (e padri) di famiglia e lavoratori dipendenti – spesso in difficoltà nell’incastrare le proprie necessità familiari o lavorative con gli orari di “sportello” –, sia il carattere di collaborazione tra le parti che si vuole dare ad un piano comune da inserire nell’ambito del progetto “Adagio: armonie della città”, per il quale la regione Lombardia è pronta a finanziare (fino a 50mila euro) opzioni d’intervento nate per incrementare accessibilità ai servizi, da un lato, mobilità sostenibile per i collegamenti verso di essi dall’altro – primo esame superato dal Comune, ora attesa per il 18 ottobre la presentazione del piano dettagliato da sottoporre al giudizio di Milano –: «Per questo, oltre alla riorganizzazione degli orari» continua il sindaco, «stiamo lavorando alla progettazione di percorsi di mobilità pedonale (sostenibile) per “mettere in rete” tutto il sistema dei servizi al pubblico attraverso l’incremento del numero di panchine, aree di sosta alberate, zone pedonali libere da barriere architettoniche e tutto ciò che renda più armoniosi e organizzati il tempo e lo spazio in cui si muove chi si reca in uffici pubblici o sportelli privati».
Una prima ipotesi, allora, è quella di istituire per il giorno di mercoledì un orario di apertura comune e continuato – dalle 9 alle 14 per ora al vaglio – che coinvolga enti come Inps, Inail e anagrafe, ma anche banche, Camera di commercio e altri servizi di interesse rivolto non solo ai privati cittadini, ma anche alle imprese ed ai lavoratori autonomi: «Tutta la riorganizzazione attuata nell’ambito delle “Politiche dei tempi urbani”» sottolinea Margherita Boiani, alle Politiche giovanili e sociali del Comune), «è pensata per dare qualità al tempo dei cittadini attraverso una semplificazione e una razionalizzazione capaci di garantire, oltre ai vantaggi per l’utenza, evidenti risparmi di gestione per gli stessi enti coinvolti. Nessuna spesa aggiuntiva: il lavoro di riorganizzazione potrà essere solo un utile investimento». Per tutti quanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA