Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 29 Maggio 2015
«Giro d’Italia, vetrina d’eccezione per i nostri territori»
Primi bilanci«La partenza importante come l’arrivo». Il sindaco di Tirano: «Su queste strade la storia del ciclismo».
«Il Giro fa bene ai nostri territori e la risposta che Aprica e Tirano hanno dato lo dimostra». Gigi Negri, responsabile del comitato di tappa del Giro d’Italia, l’anima potremmo dire dell’organizzazione delle due tappe valtellinesi della Carovana Rosa, esprime tutta la sua soddisfazione per il successo della due giorni di sport ad alto livello.
«L’organizzazione funziona se c’è la squadra – afferma Negri – e la squadra ha lavorato bene. Prima di esprimere qualsiasi altro pensiero, voglio ringraziare i volontari che su tutto il territorio provinciale hanno operato per questo Giro. Un numero incalcolabile di persone che si è dato da fare per le tappe, ma anche per la sicurezza sul percorso lungo tutta la provincia». «Poi devo ringraziare gli enti che credono in questo evento che porta visibilità a livello mediatico. La dimostrazione viene dall’aumento del cicloturistmo non solo su Stelvio, Gavia e Mortirolo, ma anche sulle nostre ciclabili e sulla via dei terrazzamenti». Il tempo ha aiutato il successo della manifestazione, in particolare ieri a Tirano dove il cielo azzurro e il sole hanno fatto da contorno alla partenza.
«Insisto da anni nel dire che la partenza è altrettanto importante rispetto all’arrivo di tappa, perchè si crea un bellissimo spettacolo e c’è il contatto fra gli atleti e la gente che può chiedere autografi e vederli da vicino». Quanto alla candidatura di Aprica per il 2017 – proposta dal sindaco Carla Cioccarelli per i 90 anni dell’istituzione del Comune orobico e i 100 anni del Giro – Negri risponde: «Sull’entusiasmo della giornata di ieri è facile lanciare la candidatura – prosegue -. Non per smentire il sindaco di Aprica, ma so quanto è difficile portare “a casa” una tappa del Giro, so quante candidature ci sono. E poi la filosofia finora è stata quella di accontentare le varie zone della provincia. La Valamenco e la Valchiavenna vorrebbero essere protagoniste di una tappa ed io vorrei portare il Giro di nuovo sul passo San Marco, la cui strada dalla parte valtellinese è in condizioni disastrose. Con il passaggio della corsa ciclistica qualcosa si smuoverebbe e la strada potrebbe essere asfaltata».
Intanto si gode la sua notorietà la città di Tirano, ieri più “in forma” che mai. «Il Giro è importante per la Valtellina ma anche la Valtellina è importante per il Giro – afferma il sindaco, Franco Spada -. Le nostre montagne nessuno ce la ha. Il Giro e il ciclismo rappresentano il carattere stesso del valtellinese con la sua caparbietà, il sacrifico e la capacità di sopportare la sofferenza. In Valtellina ci sono sempre stati pezzi della storia del ciclismo: ricordo i passaggi sullo Stelvio e il Gavia innevato, il Giro d’italia nella memoria dei miei genitori quando nel ’68 è arrivato a Tirano. Tirano oggi è onorata e si è preparata. Ho fatto i complimenti ai negozianti, perchè la città si è trasformata in funzione dell’evento. Ringrazio quindi i commercianti, le scuole, i vigili di Tirano, la forze dell’ordine, la protezione civile e le associazioni».
Buono il bilancio anche della “Notte Rosa” che si è tenuta fra martedì e mercoledì che, fino a mezzanotte, ha fatto ballare e divertire. «Nella zona musicale era pieno di giovani – racconta l’assessore al Turismo, Sonia Bombardieri –, anche i locali hanno proposto attività e qualche negozio ha tenuto aperto alla sera. Direi che la risposta c’è stata. Al termine della festa, gli alpini di Madonna hanno offerto ai ragazzi della Carovana Rosa i chiscioi in piazza».
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