Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 08 Luglio 2013
Ghiacciaio del Bernina
Un marchio di qualità
Oltre confine gli operatori “sfruttano” il gruppo montuoso
Progetto ambizioso ma concreto di turismo
Un ghiacciaio che diventa marchio di qualità e fulcro di un ambizioso progetto a cavallo delle Alpi, che sfrutta il tema delle nevi perenni, quindi il concetto di durata oltre che di qualità, e quello di energia, ovvero di risorsa idrica e idroelettrica che si cela alle alte quote.
Ghiacciaio, tempo, energia
Tre temi da sempre sotto gli occhi di tutti, ma mai coniugati insieme Ci ha pensato l’ufficio turistico di Pontresina che ha fondato un’associazione - Erlebnisraum Bernina Glaciers - a cui hanno aderito subito Engadin Sankt Moritz Mountain, Ferrovia Retica, il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia – il parco che offre gratuitamente una visita alle formazioni glaciologiche a sud delle Alpi -, oltre a Repower e all’ente Turistico di Valposchiavo.
L’idea punta a valorizzare un patrimonio che pur essendo comune sino ad ora è stato visto dalle popolazioni locali come a se stante. Ora si chiede agli operatori di condividerne i valori e farli propri.
Gli operatori ci stanno
La risposta è stata più che positiva. «Non c’è nulla da inventare - dice Flavio Lardi, presidente albergatori Valposchiavo - dobbiamo solo valorizzare ciò che esiste in natura e, per quanto riguarda Poschiavo, si dovrà iniziare dal Giardino di Cavaglia, una vera e propria perla a 20 minuti dal paese, ma che poco reclamizziamo».
presentato nei giorni scorsi il marchio che rappresenta in modo stilizzato la cresta del Bernina ai cui piedi corrono la strada Cantonale, di per sè un’attrattiva per molti turisti, e la ferrovia retica.
Piccoli passi
Gli operatori sono stati invitati a una politica di piccoli passi: dalla fotografia o al quadro dedicato al Bernina da appendere nelle camere da letto degli alberghi, alla carta menu con almeno un richiamo al famoso ghiacciaio o alla bottiglia di acqua minerale con la scritta “Bernina” (e pensare che in Valbregaglia Frisia imbottigliava proprio il marchio Bernina) . Al resto ci penserà l’Associazione che ha in serbo più di un progetto sia sul versante engadinese del Bernina che su quello poschiavino, dove il Giardino dei ghiacciai, la farà da padrone. «Per prima cosa verrà realizzato un sentiero glaciologico-didattico che si svilupperà dal Morterastch - spiega Romeo Lardi, del Giardino dei Ghiacciai -. Sarà interattivo e coinvolgerà il turista. Alla curva di Montebello, sicuramente il punto più panoramico della strada Cantonale, dove puntualmente ci si ferma per scattare una foto al pizzo Bernina, è prevista la realizzazione di un’arena in modo da rendere la sosta più sicura e più scenografica. inoltre, si prevede anche di coinvolgere gli alpigiani che caricano i monti e – se mai dovessero partire i lavori al Lago Bianco – si farà in modo di rendere panoramico anche il cantiere così da mostrare come nasce una centrale idroelettrica. Altri interventi sono previsti all’Alp Grum per discendere poi a Cavaglia».
Per ora si parte con un investimento di 200mila franchi, ma il progetto completo chiamerà Confederazione e Cantone a sborsare parecchi soldi.
Progetto costoso
Si parla di alcuni milioni di franchi
Non poteva mancare la Ferrovia retica non a caso con il suo “Freccia del Bernina”, sfrutta il nome del ghiacciaio che ospita una delle tappe più fascinose dell’intera tratta ferroviaria. «non potevamo mancare - afferma Paolo Sterli -. Per noi Bernina significa qualità nel tempo e quindi era logico collaborare con questo progetto. Il logo c’è. L’associazione pure. Ora si tratta solo di mettersi al lavoro».
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