Cronaca / Circondario
Giovedì 17 Ottobre 2013
Garlate: il nonno morì da prigioniero
Dopo un secolo ecco la verità
Francesco Saurra venne catturato nella Prima guerra mondiale
Il nipote scopre che la tomba è nella Repubblica Ceca: «Ci andrò»
Garlate - Per 95 anni non hanno mai saputo cosa fosse successo al loro caro, fatto prigioniero durante la Prima guerra mondiale. Quando morì, come e dove fu sepolto.
Ora, a distanza di quasi un secolo, il nipote, Giuseppe Saurra, ex vicesindaco ai tempi del sindaco Maria Tammi, grazie a una scrupolosa ricerca e grazie a internet ha trovato dove suo nonno, Francesco partito dalla Sardegna per la Grande Guerra, fu seppellito. E partirà per la Repubblica Ceca, destinazione Milovice, per portare sulla sua tomba in una fossa comune, il primo fiore.
E’ una storia commuovente quella che scuote Garlate, passando per la Sardegna fino ad arrivare a un cimitero militare a 35 chilometri da Praga.
«Grazie a internet sono riuscito a fare delle ricerche più accurate. Ho scoperto che a Milovice per tutti e 30 mila i morti, furono stilati verbali. E così fu fatto per mio nonno». Saurra ha preso contatto con gli Alpini di Belluno che ogni 4 novembre si recano a Milovice. «Ho raccontato la storia, e mi hanno invitato a partire con loro il primo novembre, finalmente potrò pregare sulla tomba di mio nonno, morto da prigioniero per edema polmonare, il 30 marzo 1918».
Tutti i dettagli della commuovente storia, nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola giovedì 17 ottobre.
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