Garbagnate Monastero: Novacart

Aperta una fabbrica in Brasile

1Una fase del ciclo di lavorazione della Novacart a Garbagnate Monastero2 Un’immagine esterna della sede Novacart a Garbagnate. L’azienda è leader mondiale nella lavorazione della carta per uso alimentare ed ha appena aperto una fabbricaa San Paolo del Brasile" data-title="1Una fase del ciclo di lavorazione della Novacart a Garbagnate Monastero2 Un’immagine esterna della sede Novacart a Garbagnate. L’azienda è leader mondiale nella lavorazione della carta per uso alimentare ed ha appena aperto una fabbricaa San Paolo del Brasile" > 1Una fase del ciclo di lavorazione della Novacart a Garbagnate Monastero2 Un’immagine esterna della sede Novacart a Garbagnate. L’azienda è leader mondiale nella lavorazione della carta per uso alimentare ed ha appena aperto una fabbricaa San Paolo del Brasile" title="1Una fase del ciclo di lavorazione della Novacart a Garbagnate Monastero2 Un’immagine esterna della sede Novacart a Garbagnate. L’azienda è leader mondiale nella lavorazione della carta per uso alimentare ed ha appena aperto una fabbricaa San Paolo del Brasile">

C’è l’ufficialità. La Novacart di Garbagnate Monastero conferma la decisione «di entrare nella compagine associativa di Confindustria Lecco».

L’impresa di Rodolfo Anghileri, ex presidente di Api Lecco, Api Lombardia e Confapi nazionale, ha quindi ufficializzato il passaggio all’associazione di via Caprera. Lo fa con una nota con la quale informa anche dell’avvio dell’attività produttiva nel nuovo stabilimento di San Paolo del Brasile.

Il comunicato precisa che l’azienda, leader internazionale nella lavorazione della carta per uso alimentare, «chiude l’anno con questa importante inaugurazione, che coincide anche con la scelta di entrare nella compagine associativa di Confindustria Lecco».

E Carlo Anghileri, figlio di Rodoldo, rimarca: « La concomitanza temporale dei due eventi sottolinea in qualche modo le ragioni della nostra scelta di aderire a Confindustria Lecco. Si tratta - dice Anghileri - di una decisione che non cela critiche implicite ma che discende, piuttosto, dalle mutate necessità del nostro gruppo nell’ambito di un processo che tuttora continua, come appunto evidenzia l’apertura del sito di San Paolo, e che ha cambiato nel tempo le caratteristiche dell’azienda e le sue esigenze». Carlo Anghileri ricorda che «oggi Novacart è un’azienda fortemente internazionalizzata». Per poi continuare: «La decisione di entrare nella compagine associativa di Confindustria Lecco ci vede intraprendere la strada di una partnership che consente a Novacart, da un lato, di accedere a servizi che rispondono efficacemente alle sue esigenze attuali e che ci può garantire, dall’altro, una rappresentanza forte anche in un’ottica nazionale e internazionale. Si tratta di una decisone presa in sintonia con Andrea Anghileri e Alessandro Anghileri, che con me rappresentano la terza generazione della famiglia alla quale l’azienda fa capo e che si occupano della parte finanziaria il primo e dall’attività degli stabilimenti il secondo, e condivisa da tutto il consiglio d’amministrazione guardando come sempre accade al bene della nostra impresa, nell’ottica del suo sviluppo ulteriore».

Con l’apertura del nuovo sito di San Paolo, il gruppo che fa capo a Novacart (impresa fondata nel 1926) raggiunge il traguardo di dieci stabilimenti produttivi e sei unità commerciali, per un totale di oltre 750 dipendenti.

Carlo Anghileri ricorda: «Dalla fondazione ad ora, Novacart ha conosciuto uno sviluppo molto importante fino ad arrivare all’attuale assetto del gruppo, ormai presente in 83 Paesi. E in otto di questi Novacart lo è anche grazie a unità produttive in loco, fra le quali l’ultima nata di San Paolo,che è anche la prima in Sud America, e grazie alla quale ora possiamo presidiare meglio quest’area».

Con una produzione giornaliera di milioni di pezzi Novacart adotta - precisa la nota -: «un approccio ai mercati attento a percepire l’evoluzione del gusto dei consumatori, grazie anche all’alta capacità tecnologica e si investimenti in ricerca e sviluppo , ai quali è destinato il 10% del fatturato».