Cronaca / Circondario
Lunedì 06 Luglio 2015
Galbiate, l’addio al medico
«Io e mio fratello, ho il cuore spezzato»
«Eravamo l’uno il puntello dell’altro». Massimo Carrera lascia la moglie e due figli. Il dramma si era consumato sabato nel lago a Lierna
«Quando eravamo ragazzi, i nostri genitori ci fecero promettere di essere “l’uno il puntello dell’altro” e non litigare mai; vi lascio questo consiglio: fate come noi, ognuno di voi col proprio puntello, marito o moglie o amico che sia. Così, se verrà a mancare, avrete come me il cuore spezzato, ma almeno la coscienza pulita dai rimpianti».
Silvio Carrera ha strappato ieri l’interminabile applauso della folla riunita per il funerale del fratello Massimo, prendendo la parola al termine delle esequie, peraltro accompagnate dalle raffinate esecuzioni canore di solisti.
«Massimo era il più esuberante, ma – ha ricordato Silvio, proseguendo nell’inconsueto ritratto – da giovane ero io a saperci fare con le donne, così iniziò in una lontana estate in Romagna l’amicizia con due ragazze tedesche, una delle quali è diventata la splendida moglie di Massimo, madre dei suoi due meravigliosi figli nei quali – ha continuato Silvio Carrera – rivedrò Massimo per tutto il resto della mia vita».
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