Cronaca / Circondario
Lunedì 23 Dicembre 2013
Galbiate, la guerra alle slot unisce
Ma nessuno scommette sulla vittoria
Difficile trovare incentivi tali da far accantonare le macchinette peraltro tassate
Lo Stato approva, il consiglio sceglie la strada della pubblicità per chi le rifiuta
Galbiate - Sì agli incentivi anti-slot: difficile dire quali.
In consiglio comunale è passata la mozione dell’opposizione per impegnare l’amministrazione ad affrontare il cono d’ombra tra sale giochi (qui totalmente sventata da un regolamento adottato dal Comune tra i primi) e bar dove si può ugualmente giocare alle macchinette salassa-stipendi e rovina famiglie.
Il testo proposto da Patto per Galbiate, illustrato in particolare da Angelo Agostani e Paolo Corti, è stato modificato dal sindaco Livio Bonacina in alcune parti ed è, infine, passato all’unanimità.
Cassati però i tagli a Tares e altre imposte: proprio su queste voci la minoranza proponeva di far leva per convincere gli esercenti a rimuovere dai locali le slot.
Sconti ai baristi disposti a rinunciare ai guadagni provenienti dal gioco d’azzardo «legale», come ha rimarcato Romano Carmignani (maggioranza), benché devastante secondo i dati letti dall’opposizione.
Ciò che si farà – s’è concordato in aula – sarà di «valutare incentivi fiscali» e sicuramente «pubblicizzare, come amministrazione comunale, l’eventuale decisione degli esercenti sensibili, disposti a dismettere le slot»; per indurli a decidere (su proposta del consigliere Valeria Cattaneo) si coinvolgeranno le associazioni di categoria, collaborando per «iniziative formative che alimentino la coscienza anti-slot e affinché le associazioni possano interfacciarsi coi propri iscritti più attenti al problema».
Tutti i dettagli nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola martedì 24 dicembre.
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