Cronaca / Circondario
Martedì 09 Luglio 2013
Galbiate, don Marco con gli operai
«Si deve prendere coscienza»
Prima assemblea sindacale nel lontano Maranhao, in Brasile. «La coltivazione dell’eucalipto li sta mettendo in ginocchio»
«La lotta continua»: lo dice un prete, da sempre battagliero; spenti i riflettori sulla Confederation Cup, placata l’ondata mediatica, è la voce di don Marco Bassani a levarsi dal lontano Maranhao dov’è in missione sempre dalla parte dei poveri e degli oppressi, non quando moda calcistica impone.
Questo “don Gallo” dell’Amazzonia, partito da Villa Vergano e – dopo una breve esperienza di parrocchie – approdato ormai da alcuni anni in Brasile, spedisce orgoglioso da lì «alcune foto della prima assemblea sindacale dei lavoratori delle piantagioni di eucalipto, promossa dalla commissione pastorale della terra (di cui proprio il sacerdote è responsabile diocesano, nda) assieme alla “Federazione dei lavoratori del Maranhao”. Purtroppo, un po’ per paura e un po’ per mancanza di esperienza da parte del sindacato, la partecipazione degli operai è stata ridotta, ma il dibattito è stato buono».
Dunque, don Marco è riuscito nell’intento di far prendere coscienza. «L’élite economica, strettamente legata a quella politica – dice – pratica ogni forma d’agro-business perseguendo il profitto immediato; quand’anche professa l’“economia verde”, la mentalità è sfruttare il territorio per la massima resa. Così la foresta viene abbattuta per far posto a estese coltivazioni di soia, all’allevamento bovino e, da ultimo, all’eucalipto geneticamente modificato per produrre cellulosa (quindi carta) e carbone vegetale».
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