Cronaca / Circondario
Lunedì 13 Ottobre 2014
Galbiate, che svista
Tari: scadenza errata
«Ma nessuna multa»
Il Comune sbaglia, ma non saranno i cittadini a rimetterci; infatti, «nessuna sanzione verrà applicata a chi verserà in ritardo».
I galbiatesi si consolino così. Di fatto, però, l’errore da parte del Comune c’è stato. Stiamo parlando della Tari, la tassa sui rifiuti (prima era detta Tares). Di fatto, nella lettera recapitata ai galbiatesi nei giorni scorsi c’è un vistoso errore laddove si parla della scadenza del pagamento della tassa in un’unica soluzione: dovrebbe essere, la scadenza, il 31 ottobre (mentre la seconda rata, per chi non paga tutto subito, va al 31 dicembre). Purtroppo, però, il modello F24 – che va presentato agli sportelli di banche o uffici postali - per effettuare concretamente il versamento riporta tutt’altro, come sbagliata è anche la lettera d’accompagnamento: erroneamente, dice che il pagamento in un’unica soluzione va effettuato entro il 31 dicembre (e non appunto il 31 ottobre).
Dice il proverbio: cosa fatta, capo ha. Quindi, l’amministrazione comunale di Galbiate ha deciso di mantenere valida la scadenza “sbagliata” (il 31 dicembre) e concedere, di fatto, ai cittadini più tempo per sborsare la Tari. La cosa singolare è che i galbiatesi dell’errore sono stati avvisati sul sito Internet del Comune e ma soprattutto con manifestini distribuiti nei negozi del paese.
Per molti, la confusione resta ma, in definitiva, questo è davvero un caso in cui non tutto il male viene per nuocere: «Abbiamo sbagliato noi – manda a dire il sindaco Tino Negri – E’ stata una svista e non possiamo certo prendercela coi contribuenti: chi, quindi, pagherà l’intera Tari entro fine dicembre non verrà sanzionato».
Ma che cosa ne sarà delle entrate del pubblico bilancio? «Trattandosi di una tassa consolidata e non nuova, come per esempio la Tasi, non ci aspettiamo sorprese – dice il sindaco – L’intera somma relativa al servizio rifiuti verrà perciò mantenuta normalmente a bilancio perché è un’entrata certa; se i versamenti saranno tardivi, il Comune non ne risentirà».
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