Cronaca / Circondario
Martedì 13 Maggio 2014
Fusti con acido muriatico
Caccia a chi li ha abbandonati
Gli agenti li hanno trovati vicino allo svincolo tra la 36 e la Como-Bergamo
Zona transennata in attesa della bonifica: «Installeremo presto le telecamere»
Rinvenuti due pericolosissimi fusti di acido muriatico lungo via Mongodio, appena sopra lo svincolo tra la superstrada 36 e la strada regionale 342 Como-Bergamo.
E’ stata la polizia locale a rinvenire le due taniche da almeno sessanta litri, abbandonate a bordo strada da qualche incosciente che non sapeva come liberarsene in altro modo. «Quando abbiamo trovato questi fusti ci siamo stupiti – spiega il comandante Riboldi, della polizia locale – perchè sono estreamente pericolosi, soprattutto per bambini o ragazzi che dovessero toccarli o aprirli inavvertitamente».
«Anche solo le esalazioni potrebbero causare ustioni alle prime vie respiratorie, al naso od alla bocca». Il ritrovamento è stato fatto ieri mattina, proprio sulla parte in salita di via Mongodio, un tratto di circa un centinaio di metri che costeggia la boscaglia prima di arrivare alle prime abitazioni della frazione nibionnese. Due fusti di plastica bianca, con tanto di etichette che riportano le avvertenze della tossicità del contenuto.
Sul posto è arrivato per un sopralluogo anche l’assessore all’ecologia, ambiente e sicurezza Roberto Gemetto e di concerto è stata concordata la procedura per la rimozione del pericoloso liquido. La zona è stata transennata ed è stato esposto un cartello che avvisa della pericolosità e dichiara l’area contaminata, avvertendo tutti di girare al largo e non avvicinarsi. Sarà una società specializzata ad occuparsi dello smaltimento di questi rifiuti tossico-nocivi, grazie ad una convenzione che la provincia ha con la Silea di Valmadrera. Servono delle precauzioni minime nel maneggiare le taniche, uso di guanti ed eventualmente di mascherine in caso di perdita di liquido o vapori. La polizia locale ha posto sotto sequestro i due fusti e fatto una segnalazione di reato, per il momento contro ignoti, alla procura della Repubblica, visto che l’abbandono di rifiuti tossico nocivi costituisce per l’appunto un reato. Sono state anche avviate delle indagini a tutto campo per cercare di identificare l’autore di questo scarico abusivo: «Stiamo sentendo tutti i residenti per verificare se hanno visto qualcuno fermarsi in orari strani lungo la strada e abbandonare le taniche. Il fenomeno dell’abbandono di rifiuti di tutti i tipi lungo la 36 e nelle zone attorno è aumentato molto negli ultimi mesi», spiega il comandante Riboldi.
Anche per questo si sta valutando l’opportunità di installare delle telecamere per sorvegliare la zona e quanto meno scoraggiare gli abbandoni dei rifiuti più pericolosi. n
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