Cronaca / Valchiavenna
Martedì 10 Settembre 2013
Frisia, la “cassa” non arriva
I lavoratori in attesa
Agli annunci sul decreto ora nessuna conferma - Il sindacato: siamo fiduciosi ma si deve aspettare
Questa azienda ne ha viste fin troppe ormai
Il via libera alla cassa integrazione per i dipendenti della Frisia non c’è ancora. Quanto meno nessuno lo ha ancora ufficializzato. «Siamo fiduciosi, ma andiamo con i piedi di piombo. Vogliamo vedere il decreto».
La cassa integrazione per i 17 lavoratori dipendenti dello stabilimento Frisia di Piuro dovrebbe essere in dirittura d’arrivo, ma i lavoratori, almeno a giudicare dalle parole dei rappresentanti delle Rsu, ormai si fidano pochissimo di tutto.
L’attesa del decreto
Anche durante la giornata di ieri la Fai Cisl ha diffuso tramite il suo segretario provinciale Danila Barri la notizia dell’accoglimento da parte del ministero delle Attività Produttive della richiesta di ammortizzatore sociale.
Il decreto dovrebbe arrivare presto. Forse già nelle prossime due settimane. Cosa cambierà per i lavoratori lo spiega direttamente il segretario della Cisl Mirko Dolzadelli: «Rimaniamo il attesa del decreto, ma la notizia è fondamentale per rassicurare i lavoratori. Nelle scorse settimane il Ministero aveva sollevato qualche problema per carenza di documentazione nella domanda. Cosa che aveva allarmato un po’ le maestranze. Il problema è stato risolto da questo punto di vista. Purtroppo avere a che fare con la proprietà, anche per la documentazione, non è semplicissimo, come noto». I lavoratori in questi mesi sono stati coperti da anticipazioni garantire dagli istituti di credito, ma prima dell’estate le lungaggini nell’iter di approvazione della Cassa Straordinaria avevano fatto temere il peggio. Persino con lo scenario catastrofico di dover restituire alle banche quanto anticipato. Un allarme che ora sembra essere rientrato. La Cassa Integrazione Straordinaria coprirà i lavoratori da febbraio del 2013 fino a febbraio del prossimo anno, con la possibilità di essere prorogata per un’altra annualità. La cifra nelle tasche degli operai partirà da circa 850 euro al mese.
Ipotesi di lavoro
«L’approvazione della cassa integrazione straordinaria - conclude Dolzadelli - è un passo fondamentale non solo perché dà tranquillità economica ai lavoratori, ma anche per altri aspetti. Il più importante è quello di avere la possibilità di lavorare temporaneamente per altre aziende o di intraprendere percorsi di riqualificazione professionale pur rimanendo legati alla realtà produttiva. Due possibilità importanti soprattutto in considerazione del fatto che il futuro dell’azienda è abbastanza oscuro. Da questo punto di vista siamo nelle mani del Tribunale di Sondrio».
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