Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 28 Luglio 2013
Forte temporale a Livigno
Pianta bruciata da un fulmine
Il classico temporale estivo, pochi minuti di pioggia che a Livigno hanno costretto i volontari dei vigili del fuoco a intervenire per l’ennesima chiamata di soccorso a causa di un fulmine
Il classico temporale estivo, pochi minuti di pioggia che a Livigno hanno costretto i volontari dei vigili del fuoco a intervenire per l’ennesima chiamata di soccorso a causa di un fulmine.
Si sta rivelando una fine di luglio a dir poco intensa e impegnativa, che vede gli uomini del responsabile del distaccamento, Achille Gurini, lasciare il proprio lavoro per inforcare casco e divisa e prestare servizio. Dopo lo smottamento con annesso riversamento in paese di una colata di fango che ha invaso alcuni scantinati della giornata di martedì, seguito da un camino in fiamme il giorno successivo, ieri l’ennesima uscita.
Alle 17 il proprietario della villa Gènf, il signor Cappellini, comasco in vacanza a Livgno, allertato dalla famiglia Longa che stava rastrellando il prato sottostante l’abitazione, ha chiamato il comando dei vigili del fuoco: «Una pianta sta prendendo fuoco, venite subito». Così il signor Cappellini racconta l’accaduto: «A dire la verità sia io che mia moglie non ci siamo accorti di nulla, siamo stati avvisati dai signori che stavano “facendo il fieno». A sua volta la famiglia di Gianni Longa, intenta al rastrellemento del prato, racconta: «Quando è arrivato il temporale, durato una decina di minuti, ci siamo riparati sotto alcune piante. A un certo punto, guardando il versante sovrastante, ci siamo accorti che dal bosco proveniva un sacco di fumo. A quel punto abbiamo avvisato i signori Cappellini chiedendo loro di chiamare i pompieri». I cinque volontari si sono trovati davanti una vecchia pianta, con una grande fessura alla base dalle quale fuoriusciva del fumo. «Probabilmente un fulmine è entrato direttamente nel buco, producendo questo tipo di combustione -racconta Mario Zini -. Dopo un primo spegnimento con la schiuma, l’albero che in maniera spettacolare fumava da più parti visto la presenza di numerosi buchi ad opera di picchi, è stato abbattuto con la motosega».
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