Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 04 Ottobre 2013
Formazione professionale
Cda sull’orlo delle dimissioni
Dopo la sentenza di reintegro della direttrice Bonetti, Castoldi annuncia di volersene andare
«Non ha senso rimanere» - E i Democratici addossano le responsabilità politiche alla Provincia
L’ex Lorena Bonetti torna al suo posto di dirigente al Centro professionale di Sondrio e il consiglio di amministrazione ventila le dimissioni, mentre la minoranza dei Democratici di palazzo Muzio punta il dito contro l’amministrazione provinciale cui addossa le responsabilità politiche della situazione.
All’indomani della sentenza con cui il giudice del lavoro di Sondrio ha riconosciuto la validità della proroga del contratto di Bonetti, le reazioni, ufficiali ed ufficiose, si sprecano. E mostrano tutte una notevole dose di preoccupazione.
La prima, forte, è quella del consiglio di amministrazione presieduto da Ettore Castoldi che parla chiaramente di dimissioni. «Abbiamo lavorato in un certo modo in questi mesi - dice - , eravamo riusciti a riportare un clima di equilibrio e stabilità, ora però le condizioni sono nuovamente cambiate e non capisco il senso di rimanere».
Pesante anche la presa di posizione del Pd in Provincia, da sempre critico nei confronti della precedente gestione del Cfp .
«Innanzitutto - sottolinea in una nota la capogruppo Irene Bertoletti - desideriamo esprimere un caloroso invito ai componenti dell’attuale cda a proseguire nella preziosa opera di riorganizzazione dell’Azienda speciale che ha condotto a risultati apprezzabili, sia per quanto concerne le annose questioni relative alla gestione del personale, sia per il rinnovato clima di serena collaborazione tra studenti, famiglie ed insegnanti. Ciò premesso, ci corre l’obbligo di sottolineare, ancora una volta, le responsabilità politiche che hanno condotto a questa situazione paradossale, che rischia di riverberarsi in modo negativo in particolare sui ragazzi».
E il dito è puntato contro il precedente cda, quello presieduto da Alberto Frizziero cui si deve il «frettoloso» rinnovo del contratto di Bonetti, «che ha mostrato tutta la sua inadeguatezza», ma che è stata la giunta Sertori a nominare. «L’attuale situazione è figlia di quell’inadeguatezza, che l’amministrazione provinciale ha cercato oltretutto di edulcorare.Se si avesse avuto il coraggio di affrontare e chiarire fino in fondo in maniera diretta le responsabilità e gli errori politici commessi - conclude la capogruppo dei Democratici - , forse l’amministrazione sarebbe stata più attrezzata nell’affrontare questa spinosa situazione».
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