Cronaca / Valchiavenna
Sabato 21 Febbraio 2015
Fognature e acquedotti, investimenti
milionari
Poco meno di 53 milioni in cinque anni, di cui 8,8 milioni di euro per l’anno in corso, interamente coperti dalla tariffa pagata dai cittadini per quello che il direttore di Secam Andrea Mariani non stenta a definire come «uno dei più grossi investimenti del pubblico, locale e non statale, in provincia».
È passato all’unanimità nell’assemblea dei sindaci il piano degli impegni economici 2015 per il servizio idrico integrato della provincia di Sondrio che in cinque anni varrà 446 euro pro capite, ma che, soprattutto, porterà al miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio a favore di tutti i cittadini utenti.
Per il 2015 oltre l’85% di quegli 8,8 milioni di euro di investimento interesserà gli interventi relativi alle priorità 1 indicate nel piano d’ambito ovvero la messa a norma di tutte le parti che compongono il servizio idrico, dalla sorgente allo scarico; la garanzia della qualità dell’acqua per evitare che possano ripetersi situazioni che richiedono la sospensione dell’erogazione o la bollitura e la garanzia della quantità d’acqua per tutti, considerando che ad ogni persona è stabilito servano almeno 153 metri cubi all’anno.
Quest’anno si comincerà a monte, dalle sorgenti sulle quali saranno realizzate tutte quelle opere necessarie a renderle stabili e sicure. Un lavoro importante che in passato è stato per lo più trascurato dagli enti, più interessati ad intervenire sulla parte finale del sistema, quella più vicina e più visibile ai cittadini. Sono i numeri ad evidenziarlo: i lavori interesseranno 61 Comuni sui 78 complessivi di Valtellina e Valchiavenna. Tra quelli esclusi, perché già a posto, le realtà più grandi come Sondrio, Tirano, Morbegno e Chiavenna, mentre sono i municipi più piccoli, quelli che avevano scelto per lo più la gestione in economia ad essere interessati dalle opere.
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