Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 13 Luglio 2014
Fiordi vicepresidente dell’Abi
«Pizzico d’orgoglio per la Valle»
«Per quanto mi riguarda cercherò di onorare questo ruolo, con tutte le mie capacità, a servizio dell’intera comunità bancaria nazionale»
C’è anche Miro Fiordi, amministratore delegato e direttore generale del Credito Valtellinese, fra i cinque vicepresidenti dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana.
Giovedì è arrivata la comunicazione della composizione dei nuovi organismi. Il Consiglio dell’Abi, che si è riunito dopo l’Assemblea annuale, accogliendo l’indicazione unanime formulata a sensi di Statuto dal Comitato esecutivo uscente, ha rieletto per acclamazione Antonio Patuelli presidente per il prossimo biennio. Il Consiglio ha anche eletto cinque vice presidenti e il nuovo Comitato esecutivo. Sono stati eletti vice presidenti, su indicazione dei grandi gruppi bancari, Roberto Nicastro, vicario, (direttore generale UniCredit) e Gian Maria Gros-Pietro (presidente del Consiglio di gestione Intesa Sanpaolo). Su indicazione delle banche medie e piccole, l’incarico è andato a Miro Fiordi (amministratore delegato e direttore generale Credito Valtellinese), Giuseppe Ghisolfi (presidente Cassa di Risparmio di Fossano) e Flavio Valeri (presidente e Consigliere delegato Deutsche Bank).
Nel comitato esecutivo, sempre su indicazione delle banche medie e piccole, fa parte anche Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio. L’Abi - associazione volontaria senza finalità di lucro - promuove nella società civile e nel sistema bancario e finanziario coscienza dei valori sociali e comportamenti ispirati ai principi dell’imprenditorialità e alla realizzazione di un mercato libero e concorrenziale. In questo ambito, rappresenta, tutela e promuove in primo luogo gli interessi comuni o specifici degli associati. Opera promuovendo iniziative per la crescita ordinata, stabile ed efficiente del sistema bancario e finanziario, in un’ottica concorrenziale coerente con la normativa nazionale e dell’Unione europea.
«Questo incarico è legato alla designazione derivante dal voto dell’Associazione delle banche popolari italiane - ha spiegato Fiordi -. Sarò il rappresentante del mondo bancario di matrice cooperativa. Per quanto mi riguarda cercherò di onorare questo ruolo, con tutte le mie capacità, a servizio dell’intera comunità bancaria nazionale». Non manca la soddisfazione per questo incarico di primo piano a un dirigente di una banca della provincia di Sondrio. «C’è un pizzico di orgoglio per tutti i nostri collaboratori del gruppo e la comunità valtellinese che vedono affidato questo compito a un dirigente di un istituto sondriese».
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