Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 21 Settembre 2014
Festa della famiglia al Sacro Cuore
In 400 per i consigli di Tata Lucia
Affollatissima la platea all’oratorio sondriese con la presenza di decine di bambini
La pedagogista ha parlato di disciplina, ma anche dell’educazione all’autonomia
Una conferenza per certi versi singolare, quella che nel pomeriggio di ieri si è tenuta all’oratorio Sacro Cuore di Sondrio, nell’ambito dell’annuale Festa della famiglia e che ha visto protagonista una pedagogista beniamina della televisione.
Platea affollata
Affollatissima, con circa 400 persone in platea, tra cui decine di bimbi piccoli e piccolissimi, nel complesso molto quieti, accanto ai genitori che seguivano le parole di “Tata Lucia”, al secolo Lucia Rizzi. Titolata pedagogista, resa particolarmente popolare dalla lunga partecipazione al programma televisivo “Sos Tata” è anche scrittrice di successo sui temi attinenti alla trasmissione, cioè l’educazione dei figli.
In realtà, in tempi di emergenza educativa, bisognerebbe anche aggiungere quella dei genitori, o almeno di molti tra loro, come è poi emerso da alcuni argomenti trattati. Non per niente a Sondrio, da dicembre, sarà avviata una “scuola per genitori”.
Impossibile riassumere gli argomenti sviluppati nel corso della conversazione, dovremo quindi accontentarci di qualche spunto.
La relatrice, con linguaggio piano, ha iniziato con l’evidenziare la profonda differenza tra la vita di coppia, in cui due partner, magari, vogliono ritagliarsi ampi spazi di autonomia, e la vita di una famiglia che, nel momento stesso dell’arrivo dei figli, si carica di grandi responsabilità, oltre che di sicuri sacrifici. Tra le prime, quella di fornire alla prole un’educazione adeguata ai valori che sono alla base del progetto che li ha indotti a questo passo decisivo.
Regole e autonomia
Forse alcuni ricorderanno ancora le tesi del dottor Spock, famoso pediatra, che, decenni addietro, indicava ai genitori, sostanzialmente, la strada del permissivismo nei confronti del bambino, metodo che poi, in tarda età, ripudiò, almeno in parte.
“Tata Lucia” non ha avuto paura a parlare subito di disciplina, con applicazione delle indispensabili regole di comportamento, che devono mirare, man mano che il bimbo cresce, anche a fornirgli spazi sempre maggiori di autonomia: tra i numerosi esempi perniciosi portati, quelli di bambini di otto anni che non sanno nemmeno vestirsi, soffocati da genitori che, così, non alimentano certo la loro naturale voglia di imparare.
Tempo condiviso
Lucia Rizzi ha insistito sulla necessità, per i padri, di trovare, senza alibi di sorta, il tempo libero per stare accanto ai figli, di condividere pienamente il tempo dei pasti, non con il televisore acceso e, nei casi limite, magari con quattro o cinque cellulari accesi sulla tavola. E ha accennato anche alla possibilità di lettura condivisa, in anni in cui si legge poco e cellulari e computer rischiano di occupare porzioni di tempo preoccupanti, a scapito del dialogo familiare. Ha poi messo in guardia i genitori, affinché non lascino mai televisori e computer, con collegamenti internet senza protezioni, nella camera dei figli, perché ci sono seri pericoli in agguato, tra cui quello dei pedofili.
Tanti accorgimenti, uniti ad altri, che nell’insieme possono rivelarsi decisivi nella vita familiare la quale - ha concluso - non è mai compiuta, ma va costruita giorno per giorno.n
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