
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 18 Aprile 2015
Fari puntati sui pendolari del pattume
Appello del sindaco di Villa di Chiavenna, che pensa di installare delle telecamere sulla statale: «Se li vedete scattate delle foto». Segnalati anche a Piuro sacchi di rifiuti abbandonati da cittadini della vicina Svizzera
Villa di Chiavenna
Svizzeri che portano i propri rifiuti in Italia. La questione per la Valchiavenna non è nuovissima, già era balzata agli onori della cronaca una decina di anni fa, ma il fenomeno sembra non essersi fermato. Anzi. Negli ultimi mesi sembra esserci stata una recrudescenza abbastanza significativa. «Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni da parte di nostri cittadini in questi giorni – spiega il sindaco di Villa di Chiavenna Massimiliano Tam- . Sono state visti automobilisti con mezzi con targa dei Grigioni fermarsi alle piazzole di raccolta e abbandonare dei sacchi. Potrebbero anche essere nostri cittadini con automobile svizzera, ma ne dubitiamo. Per questo ho chiesto ai cittadini di mantenere alta la vigilanza e fare se possibile delle fotografie. Purtroppo il fenomeno è contenibile solamente se queste persone vengono colte sul fatto». Il Comune di frontiera sta pensando anche a misure più drastiche per il futuro: telecamere da posizionare nei due punti maggiormente critici, lungo la Statale 37». Chi di dubbi non ne ha è il sindaco di Piuro Omar Iacomella. «Il fenomeno è noto e per noi è facilmente verificabile, essendo i nostri sacchi per i rifiuti solidi urbani indifferenziati di colore rosso. Sia a Santa Croce che a Prosto abbiamo prove di sacchi abbandonati da cittadini elvetici sul nostro territorio. Purtroppo il fenomeno, che ovviamente ha un peso sulle tasche dei contribuenti di Piuro visto che si tratta di sacchi di pattume indifferenziato, è difficilmente arginabile. Bisognerebbe cogliere queste persone in flagrante. Gli episodi si verificano soprattutto al sabato». Quando molti scendono dall’Engadina e dalla Bregaglia svizzera per fare spese. Ma perché gli svizzeri portano i rifiuti in Italia? La spiegazione è semplice. Nel cantone oltre frontiera la tassa sui rifiuti si paga al momento di acquistare il sacco. Meno sacchi si comprano e meno tasse si pagano. Un sistema che stimola in modo deciso la raccolta differenziata ma che, se nelle vicinanze ci sono territori che utilizzano altri metodi, favorisce anche fenomeni “migratori” con sacco al seguito. Basta acquistare un normale sacco nero al supermercato o usare un ordinario shopper, caricarlo nel portabagagli, percorrere pochi chilometri, magari mentre si va a fare la spesa oltreconfine, e il gioco è fatto.
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