Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 05 Febbraio 2015
Famiglie in difficoltà, affitti più facili e garantiti
Centottanta famiglie in lista d’attesa per un alloggio di edilizia popolare, almeno quattrocento con necessità di canone calmierato e un numero di appartamenti sfitti in città che, secondo le ultime stime, oscilla tra gli 800 e i 1000 alloggi. Nasce da qui, dalle esigenze emergenti, “Metti in circolo il tuo bene”, il progetto di housing solidale che prova a dare risposte alternative al problema abitativo del capoluogo.
Il progetto cerca la collaborazione tra pubblico e privato, la stessa che caratterizza la “cabina di regia”. Accanto al Comune di Sondrio, l’ente che ha predisposto il piano ed ottenuto i fondi regionali, ci sono la cooperativa sociale Ippogrifo, partner nella gestione, e la Banca popolare di Sondrio, cofinanziatore. Insieme a loro anche l’Aler, in qualità di consulente tecnico di valutazione degli alloggi, e la cooperativa sociale di Tresivio Apanthesis.
«Il progetto - spiega Luca Verri del Servizio sociale del Comune - nasce dal fatto che anche Sondrio da tempo registra un problema abitativo che, se non presenta i numeri delle grandi città, ha comunque un trend. Un aumento delle difficoltà abitative che va di pari passo con l’incremento della povertà relativa della popolazione sulla quale ci siamo impegnati a fare approfondimenti e ad intervenire in accordo con altre realtà».
Nel concreto, come sottolinea l’assessore alla partita Loredana Porra, il Comune e i suoi partner chiedono ai proprietari di appartamenti sfitti di metterli a disposizione delle famiglie più fragili, quelle che hanno bisogno di canoni concordati, garantendo l’intervento economico in caso di insolvibilità. Ma non solo. La garanzia sta anche nella selezione delle stesse famiglie da parte dei servizi sociali del Comune e nella collaborazione degli operatori di Ippogrifo che seguiranno i nuclei aiutandoli nel gestire al meglio le risorse a disposizione. Insomma, una sorta di tutoraggio del bilancio familiare.
«Il senso del progetto è quello di intercettare, nel patrimonio immobiliare inutilizzato e sottoutilizzato in città, disponibilità per chi è in difficoltà - sottolinea Elisa D’Anza, direttrice di Ippogrifo - .Noi proveremo a cercare questo tipo di disponibilità promuovendo attività con vari canali, contattando innanzitutto coloro che hanno sottoscritto il contratto territoriale. Noi cerchiamo case, è vero,ma scommettiamo innanzitutto sul l’incontro tra le persone».
Uno dei motivi che hanno spinto anche la Banca popolare di Sondrio ad aderire al progetto. «Abbiamo accolto con favore questa iniziativa - spiega Pietro Negrini, direttore della sede di Sondrio della Bps- perché i contenuti rispecchiano in pieno i principi popolare e cooperativistico della nostra banca, sempre vicina al territorio, per la quale il cliente non è un numero, ma innanzitutto una persona».
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