Cronaca / Valchiavenna
Domenica 23 Giugno 2013
Ex Falck, ecco come
cambierà volto
Presentato in un’assemblea pubblica a Novate il progetto di recupero ambientale delle due cave
Liberate dai sedimenti ospiteranno un frantoio in galleria. Per il trasporto si useranno le rotaie
NOVATE MEZZOLA Recupero ambientale delle cave di Valdimonte e Foppa-Ganda Grossa, dopo aver rimosso tutto il materiale sedimentato, realizzazione di un impianto di frantumazione in galleria, ex area Falck trasformata in un centro per lo smistamento e il trasporto del materiale tramite ferrovia, ma anche migliorata dal punto di vista dell’impatto paesaggistico.
È questo in sostanza il progetto presentato da Novate Mineraria Srl, società che in seguito al concordato preventivo di Novamin Spa ha ritirato il ramo d’azienda novatese, durante l’assemblea pubblica tenutasi venerdì sera a Novate Mezzola.
Una serata organizzata dall’amministrazione comunale con l’intento di ricevere un primo responso dalla cittadinanza su un’idea che rischia di far discutere.
Ad illustrare l’idea è stato il tecnico incaricato dalla società: «Non si tratta ancora di un progetto definitivo ha spiegato Alberto Gavazzi - anzi nemmeno preliminare, visto che per arrivare a quel passaggio sarà necessario un accordo di programma e la Valutazione Ambientale Strategica.
La proposta della società è quella dal punto di vista imprenditoriale di coltivare i due ambiti estrattivi e sfruttare l’area dell’ex stabilimento Falck per la selezione e il trasporto del materiale».
A fasi si procederebbe con la rimozione del materiale, alcuni milioni di metri cubi di San Fedelino, dai due ambiti per i quali la società ha comunque una concessione in essere.
A fasi si procederebbe alla riqualificazione ambientale con un massiccio intervento di piantumazioni. Per quanto riguarda l’area dello stabilimento, per il quale Novamin non è riuscita nemmeno a concludere l’intervento di messa in sicurezza, la stessa vedrebbe la realizzazione di metri cubi per la selezione e il trasporto del materiale destinato a ballast ma non solo tramite la ferrovia presente all’interno della zona.
Impossibile la rinaturalizzazione, visto che la grossa placca di asfalto esistente, si punta a rendere la zona meno impattante dal punto di vista estetico con una serie di accorgimenti come, ad esempio, piantumazioni in grado di ridurre il non proprio esaltante impatto su tutti i lati.
L’impianto di frantumazione della Valdimonte sparirebbe e sarebbe sostituito da uno, realizzato completamente in galleria, nella zona della Foppa.
Immediate le rassicurazioni del primo cittadino di Novate: «É nostra intenzione sottoporre questa idea al vaglio della popolazione, e la procedura di Vas ci consentirà un percorso concordato in questo senso – ha spiegato il sindaco Mariuccia Copes, che ha anche ricordato gli anni di battaglie, con ben sette ricorsi ancora pendenti al Tar, per impedire che Novamin spostasse il frantoio di Gera Lario a Novate. La garanzia che possiamo dare è che nulla sarà fatto contro la popolazione. Questo progetto ha ricevuto l’appoggio anche del wf ».
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