Cronaca / Lecco città
Lunedì 24 Novembre 2014
Ex dipendenti Leuci contro il sindacato
«La benemerenza? Ha senso, eccome»
La stoccata a Valerio Colleoni della Cisl e l’attacco a Wolfango Pirelli della Cgil. «Chi li ha mai visti al nostro presidio? Noi, colpevoli di pensare con la nostra testa»
La benemerenza civica? « Ci avrebbe fatto piacere e avrebbe avuto un senso». Quale? «Quello di premiare collettivamente, attraverso la Rsu, tutti i lavoratori Leuci per la loro pluriennale ed emblematica lotta che, per la gran parte degli ormai ex dipendenti, continua attraverso il presidio permanente ancor oggi in corso».
Alle risposte tiepide della Cgil e della Cisl che hanno smontato, come impraticabile per via dei regolamenti e perfino poco opportuna la proposta di Tore Rossi di dare un riconoscimento ai lavoratori della grande fabbrica che ha chiuso (ultima di una serie storica), replicano gli interessati. Con un sentimento di rabbia e un fuoco di fila di critiche al sindacato.
«Se la sostanza e lo spirito delle benemerenze è quello d’indicare dei “modelli” di comportamento alla collettività, non sono certo i regolamenti più o meno opinabili od astrusi che possano fare la differenza. È la cultura valoriale di base che dovrebbe informarne i criteri». Sgomberato il campo da presunte difficoltà legate ai regolamenti, passano all’attacco.
«È un altro il motivo, ben più importante, che ci spinge ad intervenire dopo aver letto alcuni pareri delle massime rappresentanze locali del mondo sindacale (Valerio Colleoni, segretario generale aggiunto della Cisl e Wolfango Pirelli). Ma questi signori don Abbondio che discettano sul nulla dov’erano e dove sono oggi rispetto alla nostra intricata vicenda ? Chi li ha mai visti al nostro presidio ?».
I lavoratori si sentono messi all’indice in quanto colpevoli di un delitto di “lesa maestà” «perché abbiamo osato pensare con la nostra testa. La resistenza “dal basso” - dicono - non è gradita e tantomeno l’iniziativa di un «percorso percorribile di reindustrializzazione virtuosa contro l’ennesima azione predatorio /speculativa a scapito delle risorse produttive, come in tanti, compreso molti consiglieri comunali di Lecco, vanno da tempo affermando». Ed eccoli quindi a rivendicare la loro esemplarità meritevole di riconoscimento: «Il nostro modello di non rassegnazione alla riduzione del danno , ma di propositività attiva e progettuale».
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