«Marisa era una persona proiettata verso gli altri in modo incondizionato, senza porsi problemi. Ora l’associazione Solidarietà Kenya onlus ha perso l’anima, ma il vostro calore e la vostra presenza ci daranno la forza di continuare»: Claudio Benaglia, insieme ai figli Leonardo e Barbara, ha ricordato con parole di amore la moglie Marisa Pizzamiglio, morta all’età di 55 anni per un male sconosciuto che l’ha colpita mentre era in Africa.
Al funerale celebrato nella chiesa di Santa Maria Nascente c’erano tante persone, in particolare giovani che non hanno voluto mancare all’ultimo saluto alla volontaria.
«È stato un progetto di vita quello che ci ha portato in Kenya - ha aggiunto l’architetto erbese - un ringraziamento per aver salvato nostra figlia Barbara che nel 2004 aveva subito un grave incidente. In un momento di paura abbiamo promesso al Signore di dedicare una parte della nostra vita al bene del prossimo».
«Ci sono donne che cambiano vita e la cambiano all’improvviso anche a chi sta loro intorno - ha detto don Giovanni Afker, parroco di Erba - Marisa è una di queste. Ora questo momento getta nello sconforto e suscita emozioni, non può non essere così, ma noi ringraziamo Dio per averci donato una donna così, capace di innescare una riserva di umanità in molte persone».
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