Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 10 Gennaio 2015
Ennesima truffa con furto di dati. On line è ormai caos
Villa di Tirano: a differenza di altri casi di truffa on line, avvenuti in provincia negli ultimi mesi, qui viene anche indicato il nome di un albergo e dei numeri di telefono.
Nuova truffa on line e nuovi disagi questa volta nel Tiranese. Ieri mattina dalla casella di posta elettronica del Bed & Breakfast Cà Merlo di Villa di Tirano sono partite mail ai contatti della mailing list per una richiesta di soldi che sarebbe stata firmata da Francesca Macoratti, che gestisce la struttura al confine con Tirano.
Identica la procedura utilizzata: una mail in cui, con un italiano poco corretto, si dice che Macoratti si trova per un viaggio a Cipro dove le avrebbero rubato borsa, passaporto e carte di credito.
«L’ambasciata è disposto ad aiutarmi – si legge nella sgrammaticata mail -. Nel senso mi darà il permesso di volare senza il mio passaporto, non mi resta che pagare per un biglietto e stabilirsi il fatture dell’albergo. Purtroppo per me, non posso avere accesso ai fondi senza la mia carta di credito. I stavo pensando di chiederti di prestarmi alcuni fondi veloce che potrei pagare al più presto».
A differenza di altri casi di truffa on line, avvenuti in provincia negli ultimi mesi, qui viene anche indicato il nome di un albergo e dei numeri di telefono.
Il fatto è che Macoratti si trovava a casa sua a Villa di Tirano quando ieri mattina, alle 7,30, sono partite le richieste di aiuto. «Sono stata avvisata da una persona che ha ricevuto la strana mail – racconta Francesca -. A quel punto sono subito andata alla polizia di Tirano per chiedere cosa fosse successo e se potessero aiutarmi. La posta elettronica del B&B era bloccata e non riuscivo ad accedere per avvisare tutti della truffa». A quel punto Macoratti è stata aiutata a sbloccare il sistema e impostare una nuova password. «Gli autori di questo reato sono stati furbi, perché sotto la richiesta di aiuto hanno copiato i contatti del B&B compreso il mio cellulare cambiando l’ultimo numero – prosegue la vittima -. In questo modo è stato creato un nuovo numero di cellulare di un signore siciliano ignaro di tutto che ieri mattina ha ricevuto telefonate di persone che pensavano di parlare con me. Ora la mail funziona e tutto dovrebbe essere tornato a posto, ma ho perso una mattina intera, ho dovuto mandare messaggi a tutti i contatti per spiegare cosa era successo e tranquillizzare i clienti futuri che la loro prenotazione era valida. Per fortuna mi sono accorta subito quando è successo altrimenti i disguidi sarebbero stati maggiori».
Due i consigli che la polizia postale dà agli utenti: innanzitutto sostituire le password tradizionali con altre più “robuste” e sicure munite di più segni e caratteri. In secondo luogo, in caso di ricezione di mail sospettose, non effettuare alcun versamento senza prima aver chiarito con il mittente il reale bisogno di denaro e l’effettiva difficoltà all’estero.
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