Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 20 Novembre 2013
Emergenza furti
Trecento in tre mesi
Dati allarmanti raccolti dalle forze dell’ordine - Sondrio, Bormio, Tirano le zone più colpite - Il prefetto: «Presto ci saranno risposte concrete»
Fermare i furti è «la priorità assoluta nei programmi sulla sicurezza del territorio» e «presto ci saranno risposte concrete», ma sarà importante anche «la collaborazione dei cittadini, nel segnalare movimenti sospetti e nel cambiare certe abitudini».
È il messaggio lanciato lunedì dal prefetto Carmelo Casabona al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, un incontro «convocato non per discutere, ma per programmare le azioni di prevenzione» da mettere in campo: al centro dell’attenzione, l’allarme furti che preoccupa sempre più, in diverse località della provincia.
Punto di partenza, i dati raccolti dalle forze dell’ordine: da settembre ad oggi, ha spiegato il prefetto, i furti denunciati sul territorio (fra abitazioni, esercizi commerciali e via dicendo) sono stati in tutto 317, numero che «in un territorio come la provincia di Sondrio crea preoccupazione, per cui non potevamo non prestare attenzione a questo fenomeno».
Gli ultimi aggiornamenti, ha spiegato sempre Casabona, parlano di 24 furti a Sondrio, 18 a Bormio, 11 a Tirano, 9 a Livigno, 7 a Morbegno, 5 a Berbenno e altrettanti a Montagna, 8 a Delebio «per citare alcune delle località maggiormente toccate». Cifre che in valore assoluto possono anche sembrare piccole rispetto a quelle di altre zone, ha rimarcato il prefetto, ma «tutto va commisurato alle caratteristiche e alla realtà del singolo territorio». Ecco perché istituzioni e forze dell’ordine stanno affrontando con decisione il fenomeno e «si stanno attrezzando» per rispondere al meglio, ha sottolineato il prefetto.
«In questo incontro – ha spiegato – ho sentito le forze dell’ordine e i sindaci delle aree maggiormente interessate: Bormio, Livigno, Sondrio, Morbegno, per programmare nel modo più efficace l’azione di prevenzione e repressione sul territorio. Stiamo lavorando con il massimo impegno su questo fronte, mi auguro che il fenomeno, che ha modalità tali da suscitare preoccupazione fra la popolazione, sia presto ricondotto alla normalità». Proprio alla popolazione della provincia di Sondrio il prefetto ha voluto dare un messaggio preciso al termine del vertice sulla sicurezza.
«C’è stato in questi ultimi mesi un incremento dei furti – ha detto -, lo Stato ha posto l’attenzione su questo fenomeno e questa sarà la priorità assoluta nei programmi sulla sicurezza. Saranno dedicate energie particolari al contrasto di questo fenomeno, sia in termini di uomini presenti sul territorio, sia sul fronte dell’intelligence, sul quale a breve dovremmo avere risposte».
Sfruttando anche i sistemi di videosorveglianza presenti ormai in diverse zone della provincia, le forze dell’ordine analizzeranno in dettaglio i vari episodi, oltre a intensificare la presenza di pattuglie e controlli sulle strade. Secondo il prefetto è importante che anche i cittadini diano una mano, accanto a questo impegno delle istituzioni: «Le forze dell’ordine fanno attività di prevenzione, ma anche la popolazione deve collaborare – ha detto -, per questo chiedo a tutti di segnalare immediatamente con una telefonata ai numeri di emergenza la presenza di veicoli o movimenti sospetti. Inoltre bisogna cambiare certe concezioni, perché purtroppo le condizioni sono cambiate, non si può più pensare di tenere migliaia di euro in contanti in casa, sotto il materasso, o di lasciare aperte le porte. Un po’ di attenzione non guasta».
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