Elezioni tra 9 mesi

A Morbegno

strategie e incontri

Ancora nove mesi abbondanti alle elezioni che porteranno molti Comuni della Bassa Valtellina a rinnovare i propri amministratori locali, ma a Morbegno qualcosa già si muove, anche se le manovre di avvicinamento al voto restano ancora relegate dietro le quinte.

Nella cittadina del Bitto la lista “Impegno per la città” che nel 2009 portò alla vittoria il sindaco Alba Rapella ha già aperto le “consultazioni”, autoconvocando tra aprile e giugno alcuni incontri riservati al gruppo di cittadini che quattro anni fa selezionò quella che sarebbe diventata la squadra oggi al governo.

«Gli incontri riprenderanno nelle prossime settimane - informa Rapella - e sono ovviamente aperti a tutti i cittadini che intendono impegnarsi per Morbegno e vogliono dare un loro contributo di idee, di proposte per il programma che si andrà a poi a definire». Sarà ancora una lista civica: «Non abbiamo mai avuto il sostegno formale di alcun partito politico, anche se all’interno del gruppo ci sono persone che militano in diverse formazioni politiche», tra gli altri l’ex sindaco Giacomo Ciapponi, attuale segretario provinciale del Pd che le voci danno come uno dei papabili candidati sindaci, proprio a Morbegno, in primavera. Lui per il momento non commenta, anche se ammette di essere stato invitato da molti cittadini a ripresentarsi per la terza volta, come fece il collega di Sondrio Alcide Molteni dopo i due mandati e la legislatura di pausa. Ma si vedrà. Alba Rapella, al momento si limita a dire che la sua eventuale ricandidatura: «Sarà uno degli elementi in discussione nei prossimi mesi, ma sulla sua disponibilità o meno a ripresentarsi, per ora, non si sbilancia».

Dalle parti di “Rinnoviamo Morbegno” pare sicura la rinuncia dell’attuale capogruppo Salvatore Marra che aveva dato la sua disponibilità per un solo mandato, ma la vicenda giudiziaria nella quale è stato coinvolto e che lo ha portato all’arresto nel 2009, a pochi mesi dalle elezioni, ha sicuramente rafforzato questa posizione. Andrea Ruggeri, forse per motivi personali, non sarà della partita: «Ma è ancora presto - dice - non ho ancora preso una decisione» e magari non ci sarà nemmeno Enrico Marchesini che accusa una certa disaffezione all’impegno civile.

Intanto si muove anche la Lega, forte della elezione, pochi giorni fa, del suo nuovo segretario provinciale, Christian Borromini di Buglio in Monte, già responsabile per il Carroccio della Bassa Valtellina. Fu lui il 9 febbraio scorso, accanto ai vertici della Lega provinciale ad accogliere nella nuova sede di via San Rocco, a Morbegno, Umberto Bossi. Il partito di Maroni che nella cittadina del Bitto non ha mai sfondato, intende tentare la scalata di quella che è considerata da anni la roccaforte del centrosinistra ed è in cerca di alleati. «Correre da soli non sarebbe saggio e vorrebbe dire andare incontro ad una possibile sconfitta, soprattutto qui a Morbegno - dice Borromini - al momento abbiamo avuto alcuni primi contatti con persone che si sentono vicine ai valori della Lega e del centrodestra. Ma lavoreremo anche per aprire una breccia con il Pdl viste le parole distensive di Maurizio Del Tenno pronunciate di recente».

Se da una parte i soliti bene informati riferiscono che contatti tra le due forze politiche, a Morbegno, sarebbero già in corso e a buon punto, Patrizio Del Nero, dato come possibile candidato sindaco in città (anche se lui recentemente ha smentito) sul suo profilo facebook non perde occasione per lanciare strali contro il presidente Massimo Sertori e la Lega, che lo hanno estromesso dalle stanze del potere a Palazzo Muzio.

Ma in città ci sarà probabilmente anche una terza lista, quella del Movimento 5stelle che nei mesi scorsi ha già avviato una serie di iniziative: assemblee pubbliche ed incontri, gazebo in piazza per farsi conoscere e lanciare la discussione su vari temi caldi dalla tangenziale di Morbegno all’ostello, per ricordare i più dibattuti. «Sarebbe importante riuscire a presentarci con una lista targata cinque stelle a Morbegno - così Maurizio Pasina, uno degli attivisti - ma vedremo cammin facendo quale strategie sarà meglio adottare».