Cronaca / Lecco città
Mercoledì 04 Marzo 2015
Ecco “Spazio Giglio”
un posto per gli anziani
L’ex pizzeria della ’ndrangheta, ristrutturata, è dedicata a Emanuela Loi, uccisa dalla mafia. La terza età qui potrà incontrarsi e divertirsi. Finiti i lavori, la presentazione ufficiale
Emanuela Loi aveva 24 anni, il 19 luglio del 1992. Era nata a Sestu, in Sardegna, e faceva parte della scorta di Paolo Borsellino che venne fatta esplodere dalla mafia con il magistrato nell’attentato di via D’Amelio a Palermo.
È a lei, alla prima donna a cadere in servizio in attività di scorta armata, che il Comune di Lecco ha intitolato ufficialmente la struttura per attività sociali che nei prossimi giorni aprirà nei locali della ex pizzeria Il giglio, confiscata al clan ‘ndranghetista di Franco Coco Trovato a metà degli anni Novanta.
I lavori di ristrutturazione del bene, infatti, sono ormai in dirittura d’arrivo. Manca solo qualche dettaglio, ma considerata la storia recente dell’immobile si tratta di poca cosa: il ritrovamento di reperti archeologici nel 2013 ha infatti complicato non poco la vita degli addetti ai lavori, con la Soprintendenza a intervenire – insieme alle autorità, visto il nome dell’ultimo proprietario privato – per definire data e cause della morte dei tre cadaveri rinvenuti durante gli scavi. I quali, infine, sono risultati essere di due donne e un uomo di un insediamento longobardo ubicato in questa porzione del territorio lecchese, morti in età avanzata per cause naturali.
Adesso, però, è tempo di guardare al futuro, anche se la riqualificazione ha permesso di conservare le caratteristiche storiche dell’edificio, riproposte dalle nicchie del muro alle “imperfezioni” nelle pareti, fino alla tinta delle pareti.
«Questa realtà finalmente viene alla luce, grazie alla caparbietà che abbiamo avuto nel portare a compimento questo intervento – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Ivano Donato -. Quello di Pescarenico è un quartiere strategico e che gode di una posizione paesaggistica molto bella. Questo intervento servirà a dare ulteriori contenuti, con l’aggregazione della terza età e la possibilità per l’associazione di volontari pensionati lecchesi di disporre di una sede. C’è voluto tanto tempo ma ne è valsa la pena».
A fare gli onori di casa è stato però il sindaco Virginio Brivio, che ha voluto sottolineare un passaggio già evidenziato a Palazzo Lombardia il giorno precedente, parlando di Wall Street. «C’è una parte dell’impegno che le istituzioni mettono in queste ridestinazioni che non si vede, ma che è altrettanto fondamentale. Mi riferisco all’eliminazione delle ipoteche, che non decadono quando un bene viene confiscato e che richiede un lavoro davvero grande di mutuo consenso con le banche, che a Lecco hanno mostrato sensibilità rinunciando a questa prerogativa»
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