Due tragedie in poche ore

Sei morti sul Gran Zebrù

A soli cinquanta metri di distanza sei escursionisti italiani hanno perso la vita sul Gran Zebrù (3.859m), nel gruppo Ortles-Cevedale, in Alto Adige in due diversi incidenti

Bolzano

Tragedia nella tragedia. Stesso giorno, stessa montagna e quasi lo stesso posto. A soli cinquanta metri di distanza sei escursionisti italiani hanno perso la vita sul Gran Zebrù (3.859m), nel gruppo Ortles-Cevedale, in Alto Adige in due diversi incidenti.

Il primo è avvenuto alle ore 8.30 e ha coinvolto tre escursionisti, due di Parma e uno di Novara. Il secondo si è verificato nel primo pomeriggio, sempre in quota 3.500 metri sul

Grand Zebrù: hanno perso la vita tre altoatesini, due di

Vipiteno e uno di Magrè all’Adige.

I primi tre alpinisti - Matteo Miari, 22 anni, Michele Calestani, 43 anni, tutti e due di Parma, e Daniele Andorno, 45 anni di Novara - erano partiti alle ore 4 dal rifugio Pizzini per raggiungere la vetta attraverso la via normale. Come spiegano i Carabinieri, i tre procedevano legati e sono precipitati insieme per 500 metri. Sul posto è arrivato il soccorso alpino di Solda con l’elicottero. Le salme sono state recuperate e quindi trasportate a Solda e poi nella camera mortuaria dell’Ospedale di Silandro, dove sono giunti i parenti.

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