Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 10 Aprile 2015
Dote tirocinio: imprenditore
finisce nel caos regionale
Maurizio Canton ha eseguito i passi necessari. Da mesi però combatte per avere il nulla osta: i fondi ( ottomila euro) aspettano di essere assegnati
Quella di Maurizio Canton è la storia di un imprenditore artigiano che per inserire con successo un giovane in azienda, a partire dalla “dote tirocinio” di Regione Lombardia ha compiuto tutti i passi corretti, assistito dal Servizi per l’Impiego della Provincia, ma che da mesi combatte per ottenere risposta sulla riscossione della “dote” economica prevista dal programma.
E non è che manchino i fondi, anzi, l’imprenditore è in possesso del numero di riferimento relativo al contributo assegnato e disponibile per un valore di 8.000 euro.
Ma il dialogo è ora arenato con un interlocutore fantasma, cioè un indirizzo di posta elettronica a cui Canton scrive senza nemmeno sapere se i messaggi che invia da posta certificata vengano letti. E le persone fisiche, funzionari regionali contattati per lui da Confartigianato e gli impiegati dell’ente a cui ha telefonato per sapere da chi avere una risposta diretta hanno dato come unica indicazione la “necessità” di scrivere un email.
Per ora l’unica nota positiva di tutta la vicenda sta nel fatto che un giovane, inserito nel 2013 con tirocinio di sei mesi a cui ha fatto seguito, dal 3 gennaio 2014, un’assunzione come apprendista, ora sta continuando con profitto il suo percorso di crescita professionale come sviluppatore di software alla Nettronix con sede a Robbiate, l’azienda di progettazione hardware e software fondata da Canton nel 2003 che oggi forniscesistemi per l’automazione industriale e le telecomunicazioni.
La “dote” in questione, partita come “dote tirocinio” e poi diventata “dote lavoro” prevede che il contributo previsto venga erogato dopo 12 mesi dall’assunzione, quindi dal 3 gennaio 2015.
«Con la dottoressa Bellani dei servizi per l’impiego – spiega Canton – avevamo protocollato come da procedura la nostra richiesta sul portale Gefo della Regione. Da allora, sul sito la nostra pratica risulta ancora ferma allo stato di “protocollato” del 31 gennaio 2014, mentre in base alle regole noi già dal 3 gennaio di quest’anno avremmo dovuto riceve il nostro contributo. Ora – aggiunge – il problema sta nel fatto che se loro non avanzano la pratica allo stato di “approvato”, cioè due passaggi dopo l’attuale, non ci è consentito inserire nel sistema informatico i documenti che comprovano che il ragazzo è stato regolarmente pagato ed è ancora in attività, con i contributi in regola.
E’ un passaggio necessario perché la Regione possa poi verificare tale documentazione ed erogare il contributo».
Canton ha già dato per i ritardi della pubblica amministrazione quando, nel 2005, partecipò attraverso Politecnico Innovazione ad un bando di investimento finanziato dalla Regione. «Il bando – afferma l’imprenditore – uscì in ritardo mentre la data termine entro la quale doveva essere completato l’investimento era rimasta invariata, ragion per cui noi avevamo già effettuato tutto l’investimento, finanziabile al 50%.
Noi abbiamo consegnato tutta la documentazione entro i termini ma Politecnico Innovazione ha trasmesso tutto alla Regione con un giorno di ritardo.
Io persi così una cifra ingente con conseguenze economiche per l’azienda e personali che richiesero più di un anno di lavoro per essere ripianate».
Ecco perché a maggior ragione ora il silenzio di [email protected] lo preoccupa.
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