Cronaca
Lunedì 15 Dicembre 2014
«Don Gnocchi nella “sua” Arosio»
Il cardinale emerito Dionigi Tettamanzi ha accolto domenica alla Fondazione la reliquia del beato
«Ho provato una grandissima emozione, nell’entrare in questa cappella con la reliquia di don Carlo Gnocchi, che qui ha celebrato la santa messa, tutti i giorni, negli anni dell’immediato dopoguerra, dal 1945 al 1948». Con queste parole il cardinale emerito Dionigi Tettamanzi, ha iniziato domenica mattina l’omelia nella celebrazione dell’intronizzazione dell’ex ossibus (un frammento delle ossa di un piede del beato) alla fondazione Borletti.
Una cerimonia alla quale, oltre al sindaco di Arosio e di diversi Comuni limitrofi, hanno partecipato moltissimi alpini, in ricordo di quello che per loro non è stato solo un cappellano, sul fronte di guerra russo, ma un vero e proprio protettore. «Don Carlo ha iniziato ad Arosio la sua opera e ha chiesto a noi, a tutti noi di portarla avanti» ha proseguito il cardinale Tettamanzi che ha poi ricordato di aver avuto l’onore di proclamare beato don Gnocchi nel 2009 in Duomo a Milano.
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