Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 30 Settembre 2013
Domani la stangata Iva
Famiglie, corsa all’usato
Oltre cento persone ogni giorno in città portano o comprano abiti dismessi nell’unico negozio per risparmiare o recuperare qualche soldo in più
Scatta domani la nuova stangata sulle famiglie. Scatta domani il rincaro di un punto dell’Iva, passando dal 21 al 22%, e consumatori e commercianti levano inevitabilmente e un’ulteriore volta grida di dolore. Una vera e concreta stangata sui bilanci di tutti, se si pensa che l’aumento al 22% riguarderà il 70% dei prodotti e, dalle prime stime, costerà 207 euro annui per ogni famiglia, portando consistenti rincari nel settore dell’abbigliamento (+81 euro), nell’acquisto di scarpe (+25 euro) e bevande alcoliche, vino compreso, e gassate (+12 euro).
La crisi si farà sentire ancora, insomma. E così le famiglie corrono ai ripari. Il caso arriva dalla città, dove sono in fortissimo aumento le famiglie che, per i loro acquisti di ogni tipo, ormai scelgono i mercatini dell’usato. Osservatorio privilegiato è il “Mercatino dell’usato” di via Nani, a Sondrio, che vede ogni giorno entrare oltre cento persone che portano oggetti di ogni tipo e che ricorrono a questa scelta non solo per racimolare qualche soldo, ma soprattutto comprano ciò che serve loro a prezzi decisamente più economici rispetto a quelli di altri negozi dove è in vendita la merce nuova.
«Se da un lato - ha sottolineato la titolare del “Mercatino”, Antonella Marchionni - il fatturato è rimasto sostanzialmente in linea ai mesi scorsi, continua ad aumentare il numero di persone che vengono al mercatino per fare acquisti o portarci abiti e altri prodotti che non usano più».
La qualità dell’offerta
Ma il dato nuovo è questo: aumentano i clienti, dunque, e ma migliora anche la qualità della merce accettata dal mercatino e offerta: «Ormai, specie per quanto riguarda i capi d’abbigliamento - ha proseguito Antonella Marchionni - la merce non di grande qualità si trova ovunque. Per questo puntiamo a capi di qualità piuttosto elevata e siamo abbastanza selettivi nella scelta dei vestiti da mettere in vendita. E lo stesso vale per l’oggettistica». E l’abbigliamento rappresenta circa il 50% del giro d’affari del “Mercatino dell’usato” di via Nani , seguito poi dall’oggettistica: grazie alla scelta “qualitativa” operata da Antonella Marchionne, capi d’abbigliamento firmato pagati 340 euro da nuovi, sono stati rivenduti a 80 euro, mentre un set da 12 piatti, sempre di marca è passato da oltre 700 euro a poco meno di 200. E transazioni economiche di questo tipo soddisfano tutti i soggetti coinvolti: Antonella Marchionni e il suo mercatino che propongono merce di qualità e vedono aumentare la loro clientela.
Il meccanismo
Gli originari proprietari della merce che cedono un oggetto o un capo d’abbigliamento che non usano più e si ritrovano in tasca alcune decine di euro preziose per far quadrare i conti a fine mese; gli acquirenti della merce che comprano a prezzi decisamente inferiori a quelli originali e possono quindi destinare il risparmio ad altre spese necessarie nel loro quotidiano.
Un enorme differenza rispetto agli albori del “Mercatino dell’usato” del capoluogo che tra pochi giorni, il prossimo 5 ottobre, compirà 15 anni: «All’inizio la gente si avvicinava quasi con timore. - svela Antonella Marchionni - Ora con la crisi non si fa problemi a entrare e anzi porta qualsiasi cosa, elettrodomestici compresi».
La specificità di Sondrio
Nonostante questa richiesta sempre maggiore di merce usata per poter risparmiare i punti vendita proprio dell’usato in provincia di Sondrio anche nel 2013 sono rimasti due, lo stesso numero del 2012. Un dato, questo, in un certo senso in controtendenza rispetto a quello lombardo: in Lombardia, infatti, si è assistito a una crescita del 5,7% dei negozi di questo tipo passati da 489 a 517.
Il numero di mercatini dell’usato è comunque rimasto lo stesso tra l’anno scorso e quest’anno anche in altri territori lombardi: la provincia di Lecco (4 punti vendita), quella di Milano (240) e di Pavia (22 negozi). Inoltre, una particolarità che contraddistingue Valtellina è il fatto che i punti vendita dell’usato sono di un unico tipo, cioè mettono in vendita abiti ed altri oggetti usati. Mancano, invece, in provincia di Sondrio negozi di merce nuova che mettono in vendita anche articoli di seconda mano, esercizi commerciali che invece, si trovano in quasi tutte le altre province lombarde.
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