Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 17 Luglio 2013
Disoccupazione per i frontalieri
I sindacati chiedono aiuto alla Regione
Sondrio Sono intervenuti anche i rappresentanti dei lavoratori frontalieri e alcuni sindacalisti svizzeri ieri nella Commissione Speciale Rapporti tra Lombardia, Confederazione Elvetica e Province Autonome, presieduta da Francesca Brianza (Lega Nord).
La Commissione ha voluto ascoltare la loro voce per definire una bozza di documento sulla questione del fondo speciale per il trattamento di disoccupazione dei frontalieri.
Il problema interessa 55 mila lavoratori di cui 4.000 in regime di disoccupazione. «Regione Lombardia e la nostra Commissione – ha chiarito la presidente Brianza – non ha competenze specifiche in materia, ma farà di tutto per coinvolgere il Ministero del Lavoro per risolvere questo problema».
I rappresentanti sindacali hanno lamentato la mancanza di un ammortizzatore sociale adeguato per i frontalieri che perdono il lavoro. Inps, infatti, per effetto della legge Fornero sul lavoro, non eroga più i trattamenti speciali di disoccupazione. All’unisono i sindacati chiedono alla Commissione e a Regione Lombardia l’apertura di un tavolo di lavoro presso il Governo riguardante i problemi fiscali, previdenziali e assicurativi dei frontalieri. Inoltre la Commissione ha sentito i presidenti delle Camere di Commercio di Como Paolo De Santis, di Sondrio Emanuele Bertolini e di Varese Renato Scapolan.I presidenti hanno richiesto alla Commissione e a Regione Lombardia che sia di stimolo al Governo per il rilancio delle imprese, perché non lascino il territorio trasferendosi in Svizzera. Le principali criticità, rispetto al sistema Svizzera, sono la burocrazia e la pesantezza fiscale, che mettono in crisi le aziende.
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