Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 22 Marzo 2014
«Difesa ad oltranza
Non sono un ladro»
Il sottosegretario regionale Ugo Parolo pronto a dare battaglia nel caso delle cosiddette spese pazze - «Dopo tanti anni sarei stato folle a violare deliberatamente la legge per qualche pizza o qualche gelato»
«Mi difenderò in tutti i modi sapendo di aver agito in buona fede e convinto di aver rispettato la legge». Non ci sta ad essere additato come un ladro o anche un approfittatore Ugo Parolo, il leghista sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, implicato nell’indagine sulle spese pazze al Pirellone. L’unico dei tre valtellinesi con ancora un incarico a Milano e che ancora non si era espresso in merito dopo la chiusura delle indagini perché all’estero per una breve vacanza.
Ora che il sottosegretario è ritornato e ha avuto modo di leggere le carte dell’indagine annuncia battaglia. «Dopo tanti anni di amministrazione - la riflessione a voce alta di Parolo - sarebbe stato folle violare deliberatamente la legge per qualche pizza o qualche gelato. Stiamo parlando di cifre irrisorie: avrei rubato per questo?». Non soltanto. Ci sono contestazioni che suonano quantomeno strane alle orecchie del consigliere del Carroccio, partito che ha il maggior numero di contestazioni elevate dalla Procura di Milano. «Ho appreso dal giornale che avrei comprato addirittura un “Gratta e vinci” - prosegue Parolo -: non ho mai giocato un euro in vita mai, tantomeno in un autogrill a Brescia. È uno dei tanti errori di questa indagine per sua stessa natura molto mediatica in un momento in cui l’antipolitica e le accuse alla casta sono all’ordine del giorno».
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