Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 09 Settembre 2013
Diario, astucci e zaini
Altra spesa da 150 euro
La griffe quest’anno divide la scelta sui prodotti
E anche gli studenti fanno i conti con la crisi
Se è vero che spesso nelle situazioni difficili si conosce qualcosa di se stessi, nel momento economico decisamente complicato in corso l’inizio della scuola può trasformare non solo librerie e rivenditori di testi scolastici, ma anche cartolerie e supermercati valtellinesi nello specchio di una realtà sociale che, anche in provincia di Sondrio, si presenta sempre più spaccata tra chi soffre sensibilmente i colpi della crisi e chi, invece, resiste senza apparenti difficoltà.
Con l’inizio delle lezioni, infatti, non solo i libri ad agitare i sonni dei genitori: la spesa da affrontare per procurare ai propri ragazzi zaini, astucci, penne e tutto l’occorrente per l’anno scolastico può risultare anche parecchio impegnativa. E se la stima resa nota da Federconsumatori, che parla di un esborso annuo di 500 euro per studente sembra francamente eccessiva, un giro tra cartolai e grandi magazzini del capoluogo di provincia conferma invece la cifra che emerge dal rapporto stilato da Adiconsum con la collaborazione di Kikkapromo: 140 euro la spesa media per alunno nell’arco dell’intera annata.
Il limite del prezzo
Se però l’aumento dei prezzi rispetto al 2012 rimane costante anche se limitato al 2,4%, con astucci mediamente più cari del 4% e album da disegno e colle date al +9%, la sensazione che si ricava dando un’occhiata a vetrine e scaffali è quella di una sempre più marcata polarizzazione dell’offerta, con prezzi che rimangono alti soprattutto per le griffe sempre molto diffuse soprattutto in cartoleria – cartelle firmate a non meno di 50 euro, ma arrivano senza difficoltà a superare gli 80; astucci da 14 euro in su, con punte di 33-35 per i più attrezzati –; ma anche offerte sempre più frequenti e marcate per la grande distribuzione.
Che da sempre sfrutta la propria maggiore disponibilità di margine economico per abbassare i prezzi e richiamare i consumatori attraverso promozioni ed una maggiore proposta di merce di qualità inferiore e prezzo competitivo (diari tra i 5 e 6 euro, astucci in vendita anche a 4 euro, cartelle a partire da 10) mettendo in difficoltà il settore dei piccoli commercianti. I quali, però, quest’anno rispondono con una diffusa propensione a mettere in offerta prodotti talvolta anche firmati: non solo diari tra i 12 e 15 euro, allora, in cartoleria, ma sezioni promozionali che portano fino a 4-5 euro sottomarche e (alcune) griffe per venire incontro alle esigenze di un’utenza sempre più attratta dai costi inferiori dei supermercati – l’anno scorso in Italia l’1,1% delle cartolerie è caduto sotto i colpi della lotta contro un mercato sempre più competitivo –.
La situazione economica
La situazione economica si sente, dunque, e anche in Valtellina porta un numero crescente di persone a cercare vie di scampo promozionali; a fronte di questo, però le griffe nelle vetrine dei negozi rimangono, e con esse i prezzi elevati, a testimonianza di come la crisi sia piuttosto selettiva: colpisce la maggior parte dei consumatori, con un occhio di riguardo soprattutto per quelli già in difficoltà. Ma risparmia chi sta bene, in grado di continuare a permettersi marche e firme il cui prezzo non sembra affatto conoscere flessioni: «Si dovrebbe sfruttare la crisi per educare i propri figli ad acquisti più consapevoli» ha commentato il presidente di Adiconsum Stefano Giordano; un auspicio che sa un po’ di resa di fronte ad una mancanza di consapevolezza dalla quale ormai, per assurdo, sembra quasi solo la crisi ci possa salvare. n
Sul sito webRicomincia la scuolae rilancia gli stessi problemiaffrontati negi anni scorsi© RIPRODUZIONE RISERVATA