Cronaca / Lecco città
Mercoledì 11 Settembre 2013
Delirio in Comune per la Tares
Bollettini da decifrare
Centinaia di persone in coda all’ufficio tributi del Comune per chiedere spiegazioni
Le cartelle non sono state aggiornate in tempo, quattro rate invece di due, ma anche dati errati
Le cartelle sono arrivate nelle abitazioni dei lecchesi in questi giorni, tra lunedì, martedì e ieri, e questa mattina dalle otto e mezza in poi il viavai all’ufficio tributi è stato continuo. Circa 500 persone fino alle 17, orario continuato, sistemate un po’ ovunque lungo lo stretto corridoio dell’ufficio comunale.
In fila fin dal mattino
Sono state distribuite bottigliette d’acqua, aggiunte sedie per aiutare anziani e donne incinte, sei uffici aperti e personale richiamato tutto in servizio. Con apertura straordinaria prevista per venerdì e sabato mattina.
L’emergenza Tares è entrata nel vivo.
E in Comune un po’ se lo aspettavano. I bollettini giunti nelle abitazioni dei lecchesi in questi giorni (ne sono stati spedita circa 25 mila) non sono stati aggiornati in base alle modifiche richieste dal governo sulla scadenza dei pagamenti. Il consiglio comunale infatti a luglio aveva deciso di scaglionare l’importo in quattro rate, per non gravare troppo sulle tasche delle famiglie. Quindi settembre (scadenza il 16), novembre, marzo e maggio 2014. Dopo il voto sono stati predisposti i fogli con la scansione in quattro rate e allegati i bollettini: il primo con la prima rata e uno complessivo.
Peccato però che nel frattempo il ministero abbia cambiato idea e imposto al Comune di incassare tutto entro dicembre 2013. A quel punto in fretta e furia si è corsi ai ripari, lunedì sera il consiglio comunale ha votato la modifica ma nel frattempo i bollettini erano già partiti.
Leggi tutti i particolari nell’edizione de La Provincia di giovedì 12 settembre
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