Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 21 Marzo 2015
Delebio in vetrina Le giornate del Fai
tra chiese e palazzi
Delebio come Mantova, Perugia e Faenza e le altre centinaia di luoghi da scoprire, per lo più relegati ai margini dei grandi flussi turistici, grazie alle Giornate di primavera
Delebio come Mantova, Perugia e Faenza e le altre centinaia di luoghi da scoprire, per lo più relegati ai margini dei grandi flussi turistici, grazie alle Giornate di primavera del Fai (fondo ambiente italiano). E per la prima volta la casa del Fai è sbarcata a Delebio, uno dei primi Comuni della Valtellina, in grado di offrire testimonianze ancora molto ben conservate di un passato economico, civile e religioso di grande interesse. Partenza per tutti davanti al municipio, da cui si sono sviluppati i tre itinerari proposti. Il percorso sacro, quello rosso, tra chiese, oratori e campo santo. Il percorso d’acqua lungo la Roggia con i suoi vecchi mulini, le fontane e i lavatoi e l’itinerario alla scoperta dei palazzi nobili e dei culundei, i cortili del popolo dove le famiglie condividevano spazi comuni e su cui si affacciavano gli alloggi privati, le stalle e i magazzini. Per la prima volta in assoluto i proprietari dell’edificio Bassi-Gusmeroli-Fumagalli hanno autorizzato l’ingresso ai visitatori del giardino e della casa. Il palazzo Bassi, ma all’imbocco di via Roma, con annessa cappella privata, una deliziosa costruzione ovale con stucchi e colonne, purtroppo in avanzato stato di degrado. Tutt’ora abitata è anche l’altra dimora nobile di Delebio, il palazzo Peregalli-Cattaneo, costruito nel 1600 da una famiglia di notai e sacerdoti. La comitiva del Fai ha potuto ammirare l’antico giardino all’Italiana, la facciata sobria, il portico sotto il quale sono situate una porta e una finestra in pietra ollare. Anche la famiglia Peregalli aveva un luogo di culto privato, lo splendido Oratorio di San Gerolamo, una delle tappe più suggestive dell’itinerario sacro. Le guide, i giovanissimi apprendisti ciceroni, della scuola media di Delebio e del liceo Nervi-Ferrari, si sono dimostrati all’altezza della situazione, nonostante l’emozione del debutto
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