Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 01 Luglio 2013
Delebio in festa
per la casa di riposo
Ieri l’inaugurazione ufficiale della nuova residenza per anziani realizzata dal Comune
Il sindaco Ioli ha ricordato e ringraziato i sostenitori del progetto, primo fra tutti Riccardo Zelioli, compianto presidente della Carcano, che ha sostenuto con impegno il progetto della nuova residenza
Ecco, adesso è ufficiale: Delebio ha la sua nuova casa di riposo. La Corti Nemesio in questi giorni celebra i suoi primi 80 anni di attività e ieri ha festeggiato il debutto ufficiale nei nuovi spazi fra via Cairoli e via Alla Gera. Il taglio del nastro è stato affidato a Natalina Petruzzi, la nonnina più anziana di Delebio, e ad Arturo Succetti, il più anziano ospite della Rsa; mentre don Amedeo Folladori si è occupato della benedizione.
Per la verità gli ospiti, sessanta in tutto, vi hanno preso dimora da qualche mese, ma ieri mattina il sindaco Marco Ioli, insieme al suo assessore Gianpiero Dell’Oca, alle autorità del Morbegnese, ma anche della Provincia, hanno presenziato alla cerimonia di inaugurazione della nuova e moderna struttura. Un’inaugurazione che l’assessore Dell’Oca ha definito «un traguardo e insieme un punto di partenza - ha rimarcato - è il traguardo di un sogno nato quasi cento anni fa grazie all’apporto generoso di generazioni di delebiesi». E sono tanti i delebiesi che a titolo diverso hanno fatto sì che la Rsa sia nata, sopravvissuta e cresciuta nel tempo. A partire proprio da quel Corti Nemesio e al suo lascito del 1919 a disposizione per un ospedale destinato ai poveri del paese, sino allo scomparso presidente della Carcano, Riccardo Zelioli, che alla casa di riposo lasciò 500mila euro, passando per Aristide Girolo che ne lasciò 150mila.
«Abbiamo optato per la costruzione di un nuovo stabile - ha ricordato il sindaco Ioli - grazie anche alla donazione del terreno da parte del consorzio Gera e Geroni, agli aiuti della ditta Carcano per la linea elettrica, ai finanziamenti della Comunità montana per il progetto preliminare e a Zelioli che ha creduto fermamente nel progetto». Proprio in ricordo del professor Zelioli ieri è stato scoperto dai figli un ritratto in bianco e nero posto all’ingresso dell’immobile.
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