Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 08 Aprile 2015
Dalla Coldiretti sì alla caccia ai cinghiali
«È da tempo che chiediamo che il problema venga risolto, il proliferare dei cinghiali si sta ampliando a dismisura fino a raggiungere gli estremi territoriali della Bassa valle, ora manca solo la colonizzazione delle valli e vallette laterali. Quindi parlare di caccia aperta a questi ungulati potrebbe essere utile».
Ettore Del Nero, portavoce della Coldiretti della Bassa Valle, si esprime così a proposito dell’idea lanciata da Enrico Marchesini, confermato presidente del Comprensorio alpino di caccia della Bassa valle di aprire la caccia ai suini selvatici l’attività venatoria. Un problema da sempre molto sentito quello della presenza degli ungulati, che dopo avere ormai invaso da anni la zona di Ardenno e Buglio in Monte e aver causato problemi a Delebio, ha di recente colpito anche il territorio di Piantedo.
La proposta non dispiace a Del Nero che a riguardo ha spesso raccolto segnalazioni e lamentele da parte di chi possiede appezzamenti agricoli presi mira negli anni dai cinghiali, «il cui passaggio - sottolinea - non è certamente lieve, visto che i terreni risultano evidentemente arati e le colture danneggiate ogni qualvolta i selvatici li attraversano. Quindi - continua - un confronto con i comprensori alpini di caccia , ma anche con le associazioni ambientaliste, sarebbe fondamentale per valutare la possibilità di aprire la caccia specialistica».
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