Dal giudice per diffamazione
Perillo-Lovisari, ora si tratta

Lecco

L’udienza in tribunale è stata aggiornata al 28 novembre, quando le parti compariranno nuovamente davanti al giudice di pace con una decisione definitiva.

Pare indirizzata alla composizione, la querelle divampata tra il penalista lecchese Marcello Perillo e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera della provincia di Lecco Mauro Lovisari, sospeso dal suo incarico perché indagato nell’inchiesta sugli appalti per Expo e la Sanità in Lombardia.

Gli avvocati delle parti, Vito Zotti per Perillo e Michela Andresano del Foro di Milano, ieri mattina hanno concordato un rinvio per verificare se sussistano tutte le condizioni per procedere al ritiro della querela e alla chiusura della vicenda.

Una vicenda “esplosa” subito dopo le vacanze estive, con la fissazione dell’udienza di ieri, ma che parte da lontano, dal mese di febbraio quando nel corso di un convegno sulla trasparenza degli enti pubblici organizzato a Erba dalla Camera penale di Lecco e Como che vedeva Perillo e l’allora procuratore capo facete funzioni di Lecco Walter Mapelli tra i relatori, il penalista lecchese aveva preso ad esempio il sito dell’azienda ospedaliera cittadina citando alcune “inefficienze”, come il mancato aggiornamento nella sezione delle delibere assunte dalla struttura sanitaria.

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