Cronaca / Circondario
Mercoledì 23 Aprile 2014
Dai pedinamenti ai soldi
Sorrentino e Castagna
li hanno incastrati così
L’indagine è durata due mesi, poi il blitz con il denaro “segnato” - Ieri l’avvocato Pelizzari ha incontrato l’odontotecnico ai domiciliari
In attesa degli sviluppi dell’indagine della Guardia di finanza che ha portato in carcere per una mazzetta il geometra comunale Maurizio Castagna e l’ex consigliere Francesco Sorrentino, si stanno delineando con maggiore precisione sia alcuni aspetti delle indagini, sia le prime strategie difensive dei legali dei due arrestati, che hanno ottenuto i domiciliari.
La definizione di fermo “quasi” in flagranza è stata motivata dal fatto che i militari non sono intervenuti quando c’è stato materialmente lo scambio di denaro ma solo in un secondo momento, ritrovando il denaro nel corso delle perquisizioni a carico dei due indagati.
L’indagine delle fiamme gialle, agli ordini del colonnello Corrado Loero, è iniziata a febbraio, quando in caserma si era presentato un cittadino denunciando la richiesta di denaro che gli avrebbe fatto l’ex consigliere Sorrentino assumendosi un ruolo da intermediario in modo da poter “agevolare” la pratica con il geometra Castagna del servizio edilizia privata del Comune. A questo punto erano iniziate da parte degli inquirenti una serie di attività, dalle intercettazioni telefoniche alle utenze di Sorrentino e di Castagna fino ai pedinamenti dei loro incontri con la vittima del tentativo di concussione.
L’articolo completo su La Provincia di Lecco in edicola stamattina, 23 aprile
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