Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 27 Ottobre 2013
Da Trepalle a Mirandola
Solidarietà senza confini
Gruppo di volontari nella città distrutta dal sisma del maggio 2012 - Consegnati 4.200 euro, ricavato di una lotteria svoltasi questa estate
Mirandola un anno e mezzo dopo provoca sempre uno choc, perché la ferita del terremoto è lontana da essere rimarginata, anzi si mostra ancora nella sua interezza, in tutta la gravità e drammaticità.
Non potevano restare insensibili i volontari del “Gruppo feste” e “Noi Vallaccia”di Trepalle, che nei giorni scorsi si sono recati nella cittadina dell’Emilia-Romagna, distrutta dal sisma del maggio 2012 per donare i soldi, 4200 euro, ricavato della lotteria estiva trepallina per dare una mano ai terremotati di Mirandola.
«A distanza di un anno e mezzo dal sisma la situazione a Mirandola è ancora drammatica- affermano i volontari, accompagnati dal primo cittadino di Livigno, Damiano Bormolini -. Da subito lo scenario davanti ai nostri occhi si è presentato disastroso: case, chiese, edifici distrutti. La distruzione confinava con i cantieri, aperti in ogni angolo della città con gli operai che lavorano per ricostruire la città».
L’anno scorso a Mirandola erano andati i volontari del moto club Stelvio International. Anche la loro missione aveva la stessa finalità, portare agli amici di Mirandola la generosità raccolta al motoraduno.
Insomma l’alta valle dimostra di avere nel cuore la sorte di questa popolazione. A dare ufficialità alla trasferta dei volontari trepallini è stato l’incontro nella sede temporanea del Comune col sindaco di Mirandola, Maino Benatti, che così ha ringraziato i benefattori: «Esprimo la più sincera e convinta gratitudine per aver generosamente indirizzato il vostro pensiero al nostro comune. La vicinanza di tante persone da diverse parti d’Italia porta conforto e aiuto in questo momento di difficoltà e ci incoraggia a ripartire e andare avanti».
In sala consiliare i trepallini hanno ritrovato una loro vecchia conoscenza come l’assessore Roberto Ganzerli, che l’anno scorso era presente a Trepalle la sera dell’estrazione della lotteria pro Mirandola. Già nel 2012, infatti, la gente di Trepalle aveva aiutato Mirandola, ma allora l’attenzione di tutta Italia era lì puntata, adesso è diverso come testimoniano i valtellinesi che hanno partecipato alla trasferta.
«La scelta di continuare ad aiutare Mirandola – spiegano i volontari benefattori- è dovuta alla nostra convinzione che basti davvero poco per dare sostegno a persone che in pochi minuti hanno perso tutto».
Hanno dato i livignaschi, ma hanno anche ricevuto da una terra comunque segnata: «L’unione e il coraggio di queste persone sono indescrivibili e noi abbiamo tanto da imparare. È stata un’esperienza unica».
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