Da Colico un grido d’allarme
«Kite surf pericolosi»
Caropreso del Salvamento: «Boe per delimitare gli spazi riservati a chi fa il bagno»
Invocati maggiori controlli, per elevare multe a chi non rispetta gli altri
Da tre week end i bagnini sono presenti sulle spiagge colichesi per sorvegliare sulla sicurezza dei bagnati, sabato scorso hanno iniziato anche a Sorico ma i problemi sono sempre gli stessi: i kite surf.
«Ho scritto una lettera al sindaco per segnalare il problema», riferisca Aldo Caropreso, presidente della sezione di Sondrio ed alto Lario della società nazionale di salvamento a cui fa capo il servizio.
«È necessario un campo boe che delimiti gli spazi, come c’è da tutte le parti, per la balneazione e che funziona da deterrente per non fare entrare i kite. Nessuno può dire di non avere visto il problema – afferma Caropreso –. Le boe che c’erano al Montecchio si sono spostate e adesso sono in linea con quelle che delimitano la balneazione. Ci vuole uno spazio di circa venti meri per i kite surf, invece passano a metà dell’altro campo con gravi pericoli».
I kite surf sono dotati di lunghe funi in acciaio che cadendo in acqua potrebbero imbrigliare chi fa il bagno e per prendere velocità nel lago hanno bisogno di lanciarsi.
Per la sicurezza, viene di solito istituito un corridoio che è interdetto ad altre attività così da lasciare la possibilità a chi pratica lo sport di farlo in piena sicurezza per se stesso e per gli altri utenti del lago, soprattutto quando l’affluenza diventa sempre maggiore.
È necessario un incontro tra tecnici del Comune e dell’autorità del bacino del Lario e dei laghi minori affinché il corridoio venga definito e delimitato in modo chiaro.
Altri particolari sull’edizione in edicola il 23 luglio de La Provincia di Lecco
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