Cronaca / Valchiavenna
Martedì 16 Luglio 2013
Crepe nel Patto del Mortirolo
C’è chi chiede le primarie
A dieci giorni dallo storico accordo tra i cinque Comuni.
Prime perplessità su incentivi e rappresentatività
Scricchiola già il”Patto del Mortirolo”. O almeno ha visto raffreddarsi l’entusiasmo. Sono passati solamente una decina di giorni dallo storico accordo per la fusione fra i comuni di Grosotto, Mazzo, Tovo, Vervio e Lovero, siglato in una riunione della Comunità Montana di Tirano, ma la grande gioia e la voglia di fare tutto e subito che sembravano caratterizzare la proposta sembrano già essersi dissolte. Tutti i buoni proposti che i sindaci avevano messo nero su bianco al momento della dichiarazione di intenti come quello di avere l’approvazione dei propri consigli comunali entro il 31 luglio naufragano.
Né il consiglio di Vervio questa sera alle 19, né quello di Tovo, giovedì sera alle 20.30 hanno nel proprio ordine del giorno l’argomento. E questa è una sorpresa perché, a botta calda post Patto, invece i sindaci avevano promesso che l’avrebbero inserito nell’ordine del giorno, che per entrambi riguarda il bilancio .
«Cosa vado a dire ai miei consiglieri se non sono informato io?» ,si chiede il sindaco di Tovo, Giambattista Pruneri che aggiunge: «Fra nove mesi il mio mandato scade, prima di prendere una decisione storica che ricadrà su chi prenderà il mio posto come sindaco voglio essere sicuro che sia veramente una scelta positiva per Tovo. Non si può fare tutto in fretta, in sei mesi».
Giuseppe Saligari, sindaco di Vervio è preoccupato dopo aver constatato che per motivi legali è impossibile nominare un rappresentante di ogni comune nel comune che la fusione partorirà: «Se ognuno dei cinque comuni non può nominare un proprio rappresentante, facciamo le primarie in maniera che tutti cittadini dei cinque paesi possano esprimere la loro preferenza».
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