Cronaca / Valsassina
Venerdì 24 Gennaio 2014
Cortenova: «Grattarola ha mercato
E’ un patrimonio da salvare»
La Uil: «Dopo le due aste deserte, la situazione molto difficile, a questo punto chiederemo un incontro con la curatela»
Sul caso Grattarola, il sindacato è scoraggiato e non crede più ad una svolta positiva. Nonostante il curatore della procedura fallimentare, Filippo Radaelli, abbia dato speranza ai dipendenti anche dopo la seconda asta finita deserta, il sindacalista Carmelo Orlando della Uil esprime scetticismo rispetto alla presenza di un investitore disposto ad acquisire Grattarola.
«Non c’è grande speranza - conferma Orlando della Uil -. La seconda asta è andata deserta e dobbiamo prendere atto che non esistono imprenditori interessati a farsi carico della società. Adesso chiederemo un incontro alla curatela, per capire come agire, visto che non è pensabile proseguire con l’esercizio provvisorio ancora per molto tempo».
Eppure Radaelli aveva chiesto ancora un po’ di fiducia. Infatti secondo il curatore i vincoli economici del bando non permettevano agli imprenditori interessati spazi di manovra sull’operazione, sia dal punto di vista economico (la prima asta partiva da un minimo di 1,1 milioni di euro, ma seconda da 825 mila euro), sia dal punto di vista dei rami aziendali da rilevare. E’ possibile che, grazie a una nuova asta competitiva che presto potrebbe essere messa in campo, qualcuno si farà avanti con un’offerta per acquisire, magari, parte dei macchinari, degli impianti e forse anche farsi carico della professionalità dei dipendenti. Ovviamente, se questo succederà, si dovrà affrontare un calo occupazionale, visto che lo stabilimento è in esercizio provvisorio e garantisce lavoro a 30 dipendenti circa, contro i 90 in carico alla società e che dall’estate sono in cassa integrazione.
«E’ possibile che qualche imprenditore stia giocando al ribasso - ipotizza Orlando - Ma se è così, allora è arrivato il momento di farsi avanti e di manifestare reale interesse per l’operazione. A questo punto la Grattarola potrebbe venire rilevata a un costo competitivo. A noi farebbe solo piacere se qualcuno riuscisse a salvare questa società, che ha i numeri per continuare a produrre».
Ma i sindacati non hanno al momento informazioni e per questo hanno deciso di riunirsi la prossima settimana per definire un piano di azione, chiedere poi un incontro con la curatela per entrare nel dettaglio della vicenda e capire se esistono speranze per la continuità aziendale e quindi se è possibile mantenere un esercizio provvisorio. Una volta raccolte tutte queste informazioni, i sindacati andranno dai dipendenti, che chiedono risposte e chiarimenti: «Anche perché la cassa integrazione termina a luglio e dobbiamo capire se esistono spiragli o se la fabbrica è destinata a chiudere. Nel primo caso potremmo pensare a un rifinanziamento degli ammortizzatori sociali».
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