Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 24 Novembre 2013
«Contro la violenza
ci vuole coraggio»
È questo il messaggio lanciato ieri dal convegno promosso da Confartigianato donne e Provincia - Snider: «Bisogna uscire dall’omertà» - Diverse le iniziative già avviate, come il corso di difesa
Non nascondere, non vergognarsi, non avere paura: insieme si può trovare “Il coraggio delle donne”, insieme si può vincere contro violenza e maltrattamenti, insieme si può lavorare per un cambiamento culturale in tutta la società.
È il messaggio lanciato ieri dal convegno “Il coraggio delle donne” - appunto – promosso da Confartigianato donne, dalla Provincia e dall’ufficio della Consigliera di parità per fare il punto sul progetto “Insieme contro la violenza sulle donne”, lanciato nel novembre 2012 attraverso un protocollo d’intesa che ha dato vita a diverse iniziative sul territorio.
L’incontro – promosso in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre - si è aperto con una performance teatrale di Gianluca Moiser e Diana Manea, che prendendo spunto da casi di cronaca degli ultimi mesi hanno dato voce ad immagini ed emozioni legate a violenza, maltrattamenti, sopraffazione.
«Potremmo anche chiudere qui il convegno – ha commentato l’assessore provinciale alle Pari opportunità Silvana Snider –, ascoltando il dramma della violenza contro le donne. In questo anno abbiamo cercato di sensibilizzare tutti su una tematica spesso nascosta, anche per una cultura in cui alcune questioni non si devono raccontare. Ma dobbiamo uscire da questa omertà, dobbiamo far sapere alle donne che stanno soffrendo che possono avere aiuto, e la comunità tutta deve aprirsi e non far finta di niente, se sente qualcosa dalla porta accanto».
Proprio per unire lavoro culturale e strumenti concreti, ha spiegato Barbara Pilatti di Confartigianato donne, il progetto ha proposto iniziative di diverso tipo: «Il corso di protezione personale – ha spiegato – ha coperto tutta la provincia, con circa 160 partecipanti, dalle ventenni alle donne di oltre sessant’anni. E alle lezioni pratiche abbiamo affiancato anche incontri teorici sulle varie tematiche legate alla violenza». Il progetto è approdato anche nelle scuole, attraverso incontri con forze dell’ordine e esperti dell’Arpol, l’Associazione regionale polizia locale, rappresentata al convegno di ieri dal presidente Amilcare Tosoni e dall’istruttore Sandro Livio. E dagli incontri è nata anche un’altra iniziativa, una ricerca condotta attraverso questionari anonimi per verificare come fosse percepita in provincia di Sondrio la violenza contro le donne. «In tutto sono stati raccolti circa 250 questionari, fra le partecipanti agli incontri e i ragazzi delle scuole – ha spiegato la consigliera di parità Eva Maria Redaelli -, mirati a raccogliere soprattutto sensazioni e idee generali. Gli esiti sono interessanti: solo il 16% delle donne individua negli sconosciuti gli autori di violenza, mentre per la maggioranza l’artefice dei maltrattamenti è dentro la famiglia. Il violento è percepito come autore di un reato, mentre chi subisce violenza secondo l’87% delle intervistate è vittima di questi reati. Purtroppo, però, c’è ancora un 3% che pensa che sia la donna a provocare la violenza. Fra i giovani, invece, nessuno ritiene che sia colpa delle vittime, mentre la maggioranza identifica il violento con “una persona disturbata”». Ma perché non si denuciano i maltrattamenti ? Secondo le donne intervistate, perché si ha paura, non si sa a chi rivolgersi, si teme che la richiesta di aiuto non abbia poi una risposta concreta. Aspetti sui quali bisognerà lavorare «facendo rete», hanno sottolineato Gloria Ciapponi dell’associazione “Tua e le altre” e Daniela Cavalli, assistente sociale dell’Asl che ha illustrato la mappa dei servizi. Per intanto, “Insieme contro la violenza sulle donne” ha messo a punto un primo strumento informativo, un volantino che sarà distribuito in tutta la provincia: sul pieghevole, alcune notizie “teoriche” (leggi, tipi di maltrattamenti e così via) e le indicazioni pratiche su cosa fare se si subisce violenza.
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