Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 16 Dicembre 2014
Contro il tumore: «Dalla Regione
900mila euro»
Serviranno per un nuovo acceleratore lineare. Cancro Primo Aiuto ha raccolto 200mila euro.
Un contributo di 200mila euro consegnato da Cancro Primo Aiuto all’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna per l’acquisto dell’acceleratore lineare e l’impegno formale ad arrivare a 300mila entro la fine di febbraio, mentre dal presidente della Regione, Roberto Maroni, viene l’impegno alla copertura della quota mancante.
Con una cerimonia formale nella rinnovata sede del mobilificio Pezzini di Morbegno è stato consegnato ieri il risultato delle attività di raccolta fondi messe in campo da Cancro Primo Aiuto onlus, associazione presieduta da Plinio Vanini ospitata ieri dal vicepresidente dell’associazione, Oriano Mostacchi di Pezzini. «Un anno e mezzo fa abbiamo dato il via a questa idea – ha detto Mostacchi – che sembrava un progetto irraggiungibile come arduo risulta il compito di dare una sanità dignitosa a un territorio montano vasto come quello della nostra provincia. La Valtellina però ha diritto a tutto questo e perciò Cancro Primo Aiuto ha deciso di crederci, dando vita a una collaborazione tra pubblico e privato che ha guidato la sanità in un percorso virtuoso di sostegno alle disponibilità locali in favore dei malati. Grazie anche alla Provincia, che con Massimo Sertori (ora nelle vesti di ex presidente, ndr) ha creduto e appoggiato l’iniziativa prevedendo un milione di euro per l’acceleratore lineare, e grazie ai 15mila valtellinesi che hanno contribuito a questa operazione, oggi possiamo dire di essere vicini all’obiettivo».
I costi
Il nuovo macchinario costerà circa 2,4 milioni di euro: un milione è stato garantito dalla Provincia attraverso l’accordo quadro di sviluppo territoriale, 300 mila saranno gli euro raccolti da tutta la Valtellina attraverso l’iniziativa di Cancro Primo Aiuto, 900mila euro li verserà la Regione Lombardia e l’Azienda ospedaliera Valtellina-Valchiavenna sta mettendo da parte i soldi per completare l’opera. Il presidente di Cancro Primo Aiuto, Vanini, ha posto come traguardo nel prossimo futuro «il raggiungimento di 300mila euro, per poi poter andare avanti su nuovi e altrettanto importanti progetti. La nostra terra ha dato una grande prova di solidarietà e questo è anche un grande esempio per l’intero Paese».
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Beatrice Stasi, ha sottolineato l’importanza del progetto per il nuovo acceleratore lineare: «Oggi siamo a buon punto – ha detto – grazie al milione di euro, soggetto al patto di stabilità ma con 400mila euro già nel fondo dell’Azienda ospedaliera, stanziato dalla Provincia di Sertori ai quali si aggiunge il nostro fondo reso possibile dal nuovo impulso agli investimenti dato dalla Regione e il contributo di Cancro Primo Aiuto. L’apparecchiatura salvavita per la radioterapia ci consentirà di sostituire una delle due già disponibili, che risale al 1998, garantendo così un servizio migliore ai nostri utenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA