Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 07 Dicembre 2014
Confindustria su Vallaccia: «Si bloccano
investimenti»
L’associazione imprenditoriale difende il progetto del Mottolino. «Niente colate di cemento».
Confindustria Sondrio è al fianco della società Mottolino di Livigno e del nuovo impianto che dovrebbe trovare spazio nell’area di Vallaccia, all’inizio dell’abitato di Trepalle. «L’Italia è un paese fermo, con gli investimenti in picchiata - ha commentato Cristina Galbusera, presidente di Confindustria Sondrio - ed i consumi al palo. Se chiudiamo la porta agli investimenti privati che gli imprenditori, nonostante le difficoltà, sono disponibili a realizzare, la ripresa economica rimarrà un miraggio e il declino sarà inarrestabile».
Questa la posizione degli imprenditori della provincia che, per l’investimento prospettato in Vallaccia, hanno sottolineato come la questione vada «analizzata considerando le caratteristiche dell’Alta Valtellina, un comprensorio dove l’economia è soprattutto turistica e in larga misura dipendente dalle infrastrutture a servizio degli sport invernali ed estivi. Già oggi le località turistiche della provincia di Sondrio - questo quanto si legge nel comunicato diramato ieri dal gruppo - competono con fatica con le principali stazioni sciistiche dell’arco alpino. In Austria, Svizzera e Francia ci sono destinazioni turistiche con decine di chilometri di piste dove gli impianti sono collegati fra loro, da una valle all’altra, in modo efficiente per il turista-sciatore. In questi paesi l’imprenditoria privata e la pubblica amministrazione hanno operato fianco a fianco realizzando per tempo quegli investimenti strategici che oggi consentono di avere destinazioni turistiche di alto profilo capaci di attrarre viaggiatori da ogni angolo d’Europa e del mondo e generare un forte indotto economico a livello locale».
La seggiovia che si vorrebbe realizzare a Vallaccia è un investimento che Mottolino ha messo sul tavolo già da oltre sei anni, «un tempo inaccettabile - hanno sottolineato da Confindustria - per assumere decisioni imprenditoriali. Mentre i concorrenti dell’arco alpino sviluppano infrastrutture all’avanguardia, la Valtellina rimane ferma perché anche quei pochi investimenti che, con coraggio, alcuni operatori cercano di realizzare, trovano ostacoli enormi nella burocrazia del sistema Italia. Non solo, emergono anche ulteriori problemi per il fatto che la comunità locale non sempre si dimostra capace di condividere progetti evolutivi che inevitabilmente hanno un impatto sul territorio, ma generano in prospettiva benefici diffusi molto superiori». Da sottolineare che per l’impianto Vallaccia non c’è ancora un via libera definitivo nonostante un provvedimento favorevole del consiglio dei ministri, arrivato nel mese di settembre, peraltro dopo anni di faticose trafile burocratiche. «Chi conosce il progetto, peraltro, - questo quanto rimarcato da Confindustria - può dare atto di come non sia prevista alcuna colata di cemento che rischi di deturpare l’area dove è prevista la realizzazione dell’impianto. L’auspicio è che si prenda coscienza del fatto che ostacolare gli investimenti significa rinunciare a sviluppo economico e posti di lavoro per il territorio. Ogni attore coinvolto rifletta accuratamente sul tema e, soprattutto, si assuma le proprie responsabilità nei tempi dovuti».
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