Confindustria Lecco
spinge le esportazioni
Deciso un contributo a fondo perso alle imprese associate che partecipano a fiere internazionali
Maggi: «I segnali di ripresa vanno colti e bisogna sostenere la presenza estera delle aziende»
Se la ripresa viene dall’estero, bisogna andare sui mercati esteri.
Facile? Non sempre perché serve una struttura e comunque bisogna sostenere dei costi/investimenti per partecipare alle fiere o per entrare in contatto con i potenziali clienti.
Proprio per sostenere il processo di internazionalizzazione della aziende associate, Confindustria Lecco ha stanziato 100mila euro. I contributi a fondo perso intendono promuovere la partecipazione a fiere all’estero, o a rassegne internazionali in Italia, e finanziare a ricerche sui mercati esteri. Ogni impresa associata potrà beneficiare di un contributo massimo di tremila euro per iniziative realizzate da febbraio (quindi gli aiuti sono retroattivi) a dicembre di quest’anno. Giovanni Maggi, presidente Confindustria Lecco, spiega: «Siamo convinti che i segnali di ripresa che si stanno avvicinando vadano colti e quindi non va fatto mancare un aiuto alle imprese che guardano ai mercati stranieri. L’associazione - continua Maggi - ha individuato nel fondo uno strumento adeguato e di facile accesso».
Maggi ha spiegato che almeno cinquecento delle 650 imprese iscritte a via Caprera sono presenti - in modo diretto o indiretto sui mercati esteri - e che ci sono numerose aziende che realizzano tutto il fatturato oltre frontiera. Una capacità di stare sui mercati mondiali che, in questa fase - come hanno fatto notare Giulio Sirtori (direttore di Confindustria Lecco) e Cristina Pierini (responsabile dell’internazionalizzazione) - è favorita dal miglior cambio euro/dollaro e dalle quotazioni del petrolio (che contribuiscono ad abbassare i costi di produzione).
L’incontro per presentare il fondo per l’internazionalizzazione è servito anche per annunciare altre iniziative di via Caprera. Con riguardo all’Expo c’è il progetto Confindustria adotta una scuola, con il quale l’associazione finanzia le spese di trasporto fino al sito dell’Expo di dieci scuole lecchesi.
Sempre in tema di Esposizione universale, Confindustria sta valutando la possibilità di istituire un servizio di una corriera navetta che ogni giorno (attorno alle 18,30) da Lecco raggiungerebbe l’Expo per far rientro attorno alle 23. L’iniziativa non è ancora certa, poiché si stanno valutando le diverse criticità. Infine, va registrato che i 500 biglietti che Confindustria Lecco ha acquistato dalla struttura nazionale per girarli agli associati (a 20 euro, anziché un prezzo superiore ai 30) sono stati bruciati in poco tempo con richieste che hanno raggiunto quota 6500.
Esaurito il capitolo Expo, c’è tutta la partita della fusione in corso con la territoriale di Sondrio. Il 29 aprile si terrà l’assemblea privata che dovrà esprimersi sugli accordi di fusione. se ci sarà il via libera dei soci, il giorno successivo ci sarà la firma davanti al notaio. Poi, il 18 giugno (alle 17,30) in un capannone a Colico si terrà l’assemblea pubblica di Confindustria Lecco-Sondrio. Ai lavori hanno confermato la presenza Giorgio Squinzi (presidente di Confindustria) e Roberto Maroni (presidente della Regione).
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