Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 23 Aprile 2015
Comunità montana sempre più spaccata
Presidente sotto accusa per due telefonate agli amministratori comunali di Piuro: «È stata scorretta». La minoranza si propone di «farle da badante» . Capelli replica: «Nessuna ingerenza e parlano i fatti».
La minoranza ha accusato la presidente di “scorrettezze” nei confronti del Comune di Piuro e si ripropone di «farle da badante». La replica di Cinzia Capelli non si è fatta attendere: «Parlano i fatti, non ci sono né ingerenze, né Comuni di serie B, e noi lavoriamo per il bene di tutti».
Ieri c’è stato l’esordio in Cm del gruppo di minoranza costituito due settimane fa dai Comuni di Chiavenna, Verceia, Piuro e Mese. Il sindaco di Verceia Flavio Oregioni, capogruppo, è andato giù duro sia sugli aspetti del programma, sia sul presunto comportamento della presidente nei confronti del Comune di Piuro. «Dopo otto mesi siamo delusi per la mancata attuazione del programma. Ora potremmo aspirare a fare le badanti di una presidente che riteniamo essere non autosufficiente».
Ma i toni si sono accesi ulteriormente quando Omar Iacomella, primo cittadino di Piuro, ha presentato degli screenshot (vale a dire delle schermate) «relativi ai contatti telefonici della signora Capelli con rappresentanti del Comune di Piuro». «Ci sono stati accadimenti istituzionalmente scorretti, avvenuti nelle ore appena precedenti e subito dopo la costituzione del gruppo di opposizione. Presidente, lei ha chiamato il vicesindaco di Piuro, Giorgio Succetti, e l’assessore Alessandra Martinucci, parlando di contributi a rischio per il nostro Comune. Poi l’ha negato sulla stampa. Ci guardi in faccia e ci dica se non è vero. Ci vuole il rispetto istituzionale, questi comportamenti non devono accadere».
Fasi concitate, insomma, con la tensione visibile sui volti di numerosi rappresentanti, tanto che Franco Masanti, sindaco di Madesimo, ha chiesto di abbassare i toni. Cinzia Capelli ha scelto di puntare su una citazione di una frase di Rita Levi Montalcini «Io mi lascio scrollare di dosso le polemiche pretestuose e gli insulti come acqua sulle ali di un’anatra. Avevo intenzione di fare un discorso aperto, di collaborazione e di contenuti, ma devo parlare anche di altro. Non ho fatto alcun tentativo di fare cadere il Comune di Piuro. Con Alessandra Martinucci ho costruito un progetto dedicato alle chiese. Quando ho ricevuto la notizia della costituzione del gruppo di minoranza, l’ho contattata per chiederle spiegazioni. Mi sono sentita un po’ presa in giro. La ritorsione? Ho detto che la Cm avrebbe ragionato sul rapporto di fiducia, un aspetto al quale tengo molto. Poi ho parlato con il vicesindaco Giorgio Succetti e gli ho chiesto se ci fossero stati dei problemi. Chiedete a lui cosa ha risposto».
Per quanto riguarda l’apertura con la minoranza, «la delega del Progetto aree interne resterà a Luca Della Bitta, a cui per senso di responsabilità chiederà periodici aggiornamenti per iscritto». Le possibilità di passare al dialogo, dopo l’assemblea di ieri, sono remote. Ora, insomma, la Cm della Valchiavenna appare più che mai spaccata.
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