
Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 06 Dicembre 2014
Comune beffato per la casa del Parini
Un boomerang la cessione gratuita
L’edificio è di proprietà dello Stato : affitto annuo di 350 euro
In cambio del comodato lo prospettiva è di altri tagli ai trasferimenti
Bosisio Parini
Nulla di fatto per la cessione a titolo gratuito di Casa Parini dallo Stato al Comune di Bosisio. Si prospetta infatti un epilogo della vicenda che lascia l’amaro in bocca all’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Borgonovo, impegnatasi da tempo per trovare una soluzione a riguardo.
Ricapitolando, lo Stato Italiano risulta dal 1930 proprietario dell’edificio, mentre il Comune paga a Roma circa 350 euro all’anno per il comodato d’uso. Da anni, però, Bosisio ha fatto richiesta allo Stato per diventare, a titolo gratuito, proprietario del bene. Una pratica impantanatasi da circa tre anni e che il Comune sperava di accelerare grazie al decreto “Sblocca Italia”, voluto da Matteo Renzi proprio per far ripartire situazioni ferme da molto tempo.
«La convenzione è scaduta lo scorso settembre - il commento del sindaco Borgonovo -. Abbiamo chiesto allo Stato, per tramite del Demanio, che è in contatto con il Ministero dei Beni Culturali, di concederci la cessione a titolo gratuito di Casa Parini. Noi infatti consideriamo questo bene di proprietà dei cittadini bosisiesi. La pratica è bloccata da tre anni. Il Ministero non ha ancora risposto, ci vorrà del tempo. Noi comunque abbiamo preferito pagare nuovamente il canone, proseguendo nel rapporto e nella legalità».
Il Comune ha comunque già ottenuto una prima risposta da parte del Demanio. «Nei giorni scorsi abbiamo parlato con il Demanio, il quale ci ha anticipato che non ci cederanno gratuitamente Casa Parini - sottolinea - Lasciano aperta l’opzione di una cessione a titolo non oneroso. Il che vuol dire che ci cedono la proprietà del bene, ma, a fronte di questa cessione, lo Stato si riserva di tagliare nella misura che vorrà e per quanto tempo vorrà, magari anche per sempre, una serie di contributi statali verso il nostro Comune».
L’articolo su La Provincia di Lecco del 6 dicembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA