Cronaca / Valchiavenna
Martedì 17 Settembre 2013
Compleanno con gli alpini
per i cento anni di Livio Vedani
Nell’abitazione di via Rezia, la famiglia Vedani ha accolto la delegazione dell’amministrazione comunale e del gruppo di Chiavenna dell’Ana
«Grazie per gli auguri, sono molto contento di questa festa con i miei cari, i miei Alpini e la mia città». Ieri pomeriggio Chiavenna ha festeggiato i cento anni di Livio Vedani, nato il 16 settembre del 1913.
Nell’abitazione di via Rezia, la famiglia Vedani ha accolto la delegazione dell’amministrazione comunale e del gruppo di Chiavenna dell’Ana.
Le penne nere gli hanno portato una targa con una dedica. «All’alpino Livio Vedani, che da cento anni è parte della nostra storia, i nostri vivissimi auguri - si legge nel testo firmato dal gruppo locale e dalla Sezione valtellinese di Sondrio -. Uomo semplice e operoso, nella sua esistenza è racchiusa la forza della memoria e dell’operosità. Un patrimonio che si propone alle nuove generazioni, affinché le esperienze del passato riescano a costruire un futuro migliore».
Quando ha ricevuto la targa dagli Alpini di Chiavenna, ha portato una mano sul cuore e l’altra sul cappello. Vedani, che dopo la guerra ha ricevuto una medaglia di bronzo al valor militare, ha combattuto in Francia dal 1940.
«Ricordo ancora quei giorni, ero a Nizza: è molto bello ricevere i vostri auguri e avervi qui con me», ha spiegato con commozione, stringendo la mano al capogruppo Adriano Martinucci.
Originario della contrada di Oltremera, è nato e cresciuto tra l’abitazione di Paolo Bossi, dove allora si trovava la Fabbrica sci Persenico, e la locanda dei genitori in via Carducci. Al termine del Secondo conflitto mondiale lavorò a Milano, poi si trasferì come direttore nello stabilimento metallurgico della Falck di Dongo.
Insieme agli amici e alla moglie, Anna Fognini, ha illustrato le proprie passioni ai presenti: la caccia, la pesca, la raccolta di funghi e lo sci di fondo. Sabato amici e familiari si riuniranno per una grande festa alla quale parteciperà anche il figlio Paolo, bancario a Roma.
«Un vero chiavennasco, un concittadino di cui andare orgogliosi», hanno sottolineato gli amici presenti alla festa di ieri. In rappresentanza del Comune, dopo la visita della Polizia locale, era presente, con il cappello da alpino, l’assessore Renato Colombo. Vedani è il chiavennasco più anziano. «A lui vanno gli auguri dell’amministrazione e di tutta la città», ha sottolineato Colombo.
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